Un’antologia svelta – un po’ troppo -
degli scritti e gli interessi della monaca carmelitana, filosofa, mistica, profetica,
nata ebrea, finita a Auschwitz nel 1942, canonizzata da Giovanni Paolo II vent’anni
fa, “santa Teresa Benedetta della Croce, vergine e martire”. A cura di Angela Ales
Bello, che per Città Nuova ha curato molte sue opere.
Uno spirito superiore, cui l’antologia
rende piccolo omaggio. Scritti – parti di scritti - sulla famiglia ebraica, un ricordo
affettuoso della madre, che pure l’ha ripudiata alla conversione. Sulla
liberazione femminile. Sulle forme e la funzione dello Stato, che è uno ed è
sovrano – “non ha senso parlare di Stati che sono non-sovrani” – ma deve
ricomprendere tutte le sue comunità. Un’analisi e una definizione del “popolo”,
il Volk.“Il popolo compie azioni e ha
destini”. Esiste, è un soggetto dela storia Ma non su basi razziali: l’unità biologica
non lo definisce e non lo determina, ed è anzi insufficiente ad assicuare
consistenza e durata: “Un legame di sangue non è sufficiente a fondare una
comunità di popolo; ad esso si deve ggiungere una comunità spirituale”. Tutte
tematiche che Weimar e il nazismo montante imponevano negli anni 1920. Nel 1933
scrive una lettera profetica sul destino degli ebrei al papa Pio XI. Subito,
già (si) sapeva. E già poteva porre la questione delle responsabilità. Non
dello sterminio, ma delle persecuzioni e i suicidi sì: “Se la responsabilità
cade in gran parte su coloro che li hanno spinti a tale gesto, tuttavia cade anche
su coloro che tacciono su questi avvenimenti”.
Le argomentazioni della lettera per una
qualche forma di resistenza sono irresistibili. Il nazismo, “regime che si definisce
«cristiano”, è un oltraggio all’umanità del Cristo, “è una macchia nera nella
cronaca di questo anno santo che dovrebbe essere l’anno della pace e della
riconciliazione” – il 1933, la cosa si trascura, era anno santo, indetto da Pio
XI per celebrare i 1.900 anni della morte del Cristo….
Allieva a lungo e segretaria di Husserl, altro
convertito, fino alla scelta del noviziato.
Edith Stein, Vado per il mio popolo, Castelvecchi, remainders, pp.95 € 4,50
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