L’avventura del Costruttore
dell’Integrale, della “vita matematicamente perfetta dello Stato Unico”. Che regola
tutto, a cominciare dalla marcia della banda. Suonata ogni giorno a un’ora precisa,
sempre la stessa, la marcia e l’ora. L’esito della stanzialità, del cammino verso
la stanzialità: la meta è raggiunta nell’immobilismo totale, senza più guerre,
confini, bandiere – roba del XX secolo, 900 anni fa. In un mondo di vetro. Tra
persone incorporee. Vige la Scienza unica di Stato.
Le persone sono numerate. Gli amori pure.
Perché ci voleva, e infine c’è, anche una puericultura, accanto all’agricolura,
la frutticoltura, l’itticoltura e le colture di ogni altra specie animale: lo
studio e la regolazione della procerazione. La città è già delineata dal Muro Verde,
anche se Zamjatin scriveva quasi un secolo fa, nel 1919 – ma il muro, il mondo
là fuori, è il mondo selvaggio. .
Denrto, è un mondo di perfezione. Finché
un perturbante non s’introduce, sotto forma di una Lei, che fuma, beve, veste
di seta e frequenta una Casa Antica. Tenuta da una mezzana. Amori furori.
Gelosie. Sogni. Un’ossessione. In breve: un ritorno dell’anima. Non un caso
isolato, un’epidemia è in corso. La parte oggi scaduta della storia – chi
farebbe pazzie per una Lei, anche prima e a prescindere da #metoo?
Resta questo mondo parallelo, in forma di
distopia. Del “nuovo, l’inverosimile, l’inaudito”. Non una dittatura, quella
che Huxley e Owell delineeranno qualche decennio dopo. Zamjatin è più complesso
- era bolscevico da sempre, e romperà col regime più tardi, nel 1931. È semmai
il modello, inconfessato, di molto Philip K.
Dick: è la Scienza al potere. Che Zamjatin maneggia dal di dentro,
ingegnere di formazione, tra integrali e radici quadrate. La vita svuotata e taylorizzata. Sull’assioma
che la felicità va senza la libertà – la scelta del Paradiso fu “tra felicità
senza libertà e libertà senza felicità”. Ma più visionariamente: quando tutti i
problemi saranno stati risolti, quando tutte le soluzioni saranno state escogitate,
non resterà altro da fare che i compiti.
Si legge fino in fondo come distillato sapienziale,
uno scoppiettio. Lo Stato Perfetto è soprattutto noioso. La politica è
quantitativa: il grammo e la tonnellata. La storia va a spirali, per cerchi sempre
di 360 gradi. Attorno a uno Scoglio Zero, da destra e da sinistra – + più o - 0.
“Tutto ciò che è sommo è semplice” – per esempio le quattro operazioni
aritmetiche. “La matematica e la morte non sbagliano
mai”. La pietà è “fenomeno aritmeticamente sgrammaticato”. “E il Dio dei cristiani, il Dio grandemente misericordioso, Colui
che ha bruciato nel fuoco dell’Inferno tutti gli indocili, non era forse un
carnefice?” “E gli arsi sul rogo dai cristiani sono forse meno dei cristiani
arsi sul rogo?”. Un’ubriacatarura, la scienza rovescia tutto, compresa la
Scienza..
Evgenij Zamjatin, Noi, Voland, pp. 282 € 10
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