Uno dei primi romanzi d’amore, tra Sinonide
e Rodane. Opera di un retore del II secolo, contemporaneo di Marco Aurelio, non
del filosofo neopitagorico di un secolo dopo – ma siriano come il filosofo. Nella
sintesi che ne ha tramandato Fozio, l’erudito e filosofo bizantino, IX secolo, che
fu patriarca della cheisa ortodossa, per due volte, e vi è venerato come santo,
nella sua “Bibliotheca”. Più brevi frammenti originali residui, raccolti nel
lessico “Suda”. Con una introduzione e un ampio commento di
Roberta Sevieri, grecista a Trento, che ha curato l’edizione e la traduzione –
Fozio e i frammenti sono dati in originale e in traduzione.
L’antichità
greca era fertile di romanzi d’amore. Molto inventivi. L’ingrediente più
innovativo di Giamblico è l’amore-morte: “La morte non è sgradevole per gli
innamorati, anzi, è addirittura dolce”. L’amore è in realtà una cornice per
avventure in serie: ricchezza, nobiltà, miseria estrema, api assassine, ospite
cannibale, scambi di identità, e agnizioni, molte
apparenti, a non finire. fantasmi, gelosie
terrificanti, attentati interminabili alla virtù e alla vita dei promessi, sventati
con astuzie sorprendenti, e il lieto fine. Il
macabro è ingrediente essenziale: morti viventi, vendette truci tra fratelli,
femminicidio, con suicidio, un padre suicida per aver creduto la figlia morta, assassinii
a ogni pagina, anche per veleno ma preferibilmente con molto
sangue, per pugnali, spade, asce, con decapitazioni, squartamenti, e crocefissioni.
Un repertorio che resterà – incongruamente ? - nel teatro dei pupi.
I frammenti sono di una narrazione precisa
e veloce, ben più memorizzabili che il riassunto di Fozio. Alla storia era d’uso
interpolare digressioni dotte, qui perse. Quella sulla magia fa della “magia
dei topi” la prima per importanza, dice Fozio, “da cui prendono il nome anche i
misteri” – una paretimologia, nota caustica la curatrice, sfuggita al
patriarca, mystéria derivando dal
verbo muo, “mantenere chiuso”, e non
da mues, topi.
Il commento della curatrice al
riassunto di Fozio, spiegato paragrafo per paragrafo, con l’ausilio dei
frammenti r esidui del “Suda”, è una godibilissima storia del romanzo classico,
greco. Spesso, come qui, più teatrale, rappresentato (oggi sarebbe
cinematografico, da blockbuster d’azione),
che raccontato.
Giamblico, Storie
babilonesi, La vita felice, pp. 119 € 9,50
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