Bannon disoccupato pubblica un libro di memoria. Che, non
interessando a nessuno, farcisce con una mezza pagina su Trump. Non sul
presidente, sul figlio. Giusto per un po’ di pubblicità gartuita.
Una corrente storiografica fiorente una cinquantina d’anni fa,
giostrata magistralmente da Giovanni Spadolini, portava all’uso dei giornali
d’epoca – l’epoca studiata da Spadolini era quela di Giolitti - come fonti. Se ne ricostituivano agevolmente
le camarille a monte: influenze, trame e tranelli, corruzione (usava pagare i
giornali, lo facevano le potenze, e anche interessi privati). Lo storico del 2068 dirà di quela odirna che
era l’epoca dello scandalismo anti-scandalo: si copre lo scandalo – che Trump
sia arrivato alla presidenza – con lo scandalismo.
Non interssa che un uomo con le mani in pasta in molti afafri, e
digiuno di politica, sia presidente degli Stati Uniti. Dove magari non è peggio
di chi lo ha preceduto, evidentemente, se ha vinto le eelzioni, ma si mostra
incapace di capire il senso delle istituzioni, la necessità di una linea o
strategia sui tanti fronti da governare, il ruolo e le responsabilità mondiali
degli Usa. È un dealer, come ama
dire, un affarista, e si limita a denunciare tutti gli accordi internazionali
di cui gli Usa sono parte, tanto hano solo da guadagnare nella rinegoziazione e
nulla da perdere. Il conto del dare e avere limitando al solo fatto contabile,
senza il reddito politico - ma è una rendita, che alla fine del gioco gli Usa
potrebbero ritrovare svanita: l’Europa non ha più bisogno degli Usa, e la Cina
neppure (non ha più bisogno di giocare come la grande fabbrica degi Usa, e ha
spazi e risorse per fare in proprio).
Si fa con Trump come con Berlsuconi. Tartassato dai giudici di
Milano con un migliaio di perquisizioni. E dai giornali per le squillo.
Condanato anche, per non aver commesso il fatto – l’acuisto di diritti
cinematografici estero su estero per evitare il fisco (pratica lecita-illecita
che altri praticavano in abbondanza, per esempio la Rcs Film & Tv (caso
documentato vent’anni fa in “Mediobanca editore”).
Ma non, mai, per lo scandalo dei suoi 14 o 15 conflitti di interesse..
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