Uno
Ziliotto veronese avvelenato scrive a Cazzullo per lamentare una via Craxi a Sesto
San Giovanni, un “pluricondannato per avere sottratto agli italiani miliardi su
miliardi di lire”. Cazzullo scantona sul “rapporto degli italiani con i
potenti”. Ma non dice che Craxi non rubò niente. E fu condannato perché “non
poteva non sapere” dei finanziamenti illeciti ai partiti – l’unico che “non
poteva non sapere” fra tutti i segretari dei partiti. L’ipocrisia detta sempre legge.
Da
Andreotti a Andreotti? L’avvocato Bongiorno, famosa per aver difeso con
successo Andreotti nel processo per mafia, si candida con Salvini, che dice del
Senatore intramontabile. Poi si scoprirà che fu Andreotti a lanciare il leghismo
e Di Pietro nel 1992, dopo la fallita ascesa a Quirinale, in un furioso “muoia
Sansone con tutti” – gli nic democristiani non inquisiti a Milano furono gli
andreottiani.
Per
“Tutti i soldi del mondo”, già montato e con le copie pronte per la distribuzione,
Ridley Scott s’è impuntato: via dal film Kevin Spacey, molestatore di mezzo
mondo, lo sostituisco con Christopher Plummer. Solo che Spacey-Getty è il perno
del film, con un ventina di scene, la maggior parte coi co-protagonisti
Michelle Williams e Mark Wahlberg. Williams,
entusiasta per la decisione anti-stupro, ha rifatto le scene per 80 dollari al
giorno. Wahlberg ha voluto e avuto dalal produzione un nuovo contratto, per un
milione e mezzo di dollari. Violenze? Di che tipo? Quela sessuale scaccia l’equal pay?
Quando
Williams e gli altri hanno protestato per il diverso trattamento di Wahlberg, l’attore
e il suo agente Wma (William Morris Endeavour) hanno donato due milioni di
dollari, non uno e mezzo, al “Time’s Up” Legal
Defense Fund, un fondo per sostenere le donne nelle cause contro l’ineguaglianza
salariale. Un film?
Colin
Firth - senza ironia, moglie italiana d’accordo? - dichiara solenne che non lavorerà più con
Woody Allen. Dichiarato molestatore sessuale dal figlio Ronan Farrow, figlio di
Woody Allen. Che Mia Farrow avrebbe invece avuto dal settantenne Frank Sinatra, vecchio marito col quale,
mentre conviveva con Woody Allen andava a letto. Un altro film? Ci sarebbe
spazio anche per qualche canzone. Ma perché ci assediano?
“Sono
pronto a diventare papà!”. Fedez, tampinato dai cronisti a Roma sulla sua
storia con Chiara Ferragni, li rassicura. Perbacco, che sforzo! Dopo tanti
millenni di storia. È meglio Fedez o i cronisti? La scelta è imbarazzante.
Fedez,
rapper milanese, e Ferragni, imprenditrice milanese dell’influencing, sono la nostra storia. Dominano anche la nostra immaginazione:
si mostrano lui attaccato al pancione, nudo, di lei.
Già
tre casi a Roma di insegnanti che circuiscono allievi. Insegnanti maschi, che
corteggiano le liceali. Che sono minorenni e quindi, quali che siano i loro
sentimenti, non sono corteggiabili, secondo la legge dei giornalisti. Ma queste
ragazze non si sentiranno in corsa come Macron? Le storie sono romantiche solo
in Francia?
Partendo
per il Cile il papa si dice preoccupato per la guerra nucleare. Del Cile contro
l’Argentina, sempre la storia del Beagle – ma Giovanni Paolo II non l’aveva
risolta? Questo papa non passa giorno che non abbia qualcosa dia dire, che vada
sui giornali. È la tecnica degli imperatori, di Veltroni sindaco, e di Madison
Avenue: farsi fare la pubblicità gratis. Ma non prega mai?
Nell’area
più degradata del degradatissimo suk attorno alla stazione Termini a Roma, tra
spaccio, barboni e sporcizia, l’Asl di Roma 1 chiude l’unico tentativo di risanamento,
il complesso alimentare chiamato Mercato centrale – compreso un ristorante a
due stelle Michelin. Motivo: carciofi puliti a un banco in fronte al cliente.
Inutile dire che non è vero che Mercato centrale si sia rifiutato di pagare il
pizzo alla Asl.
Emergono
su “la Repubblica” e “L’Espresso” gli acquisti fasulli di calciatori: cifre
spropositate per calciatori che poi non giocano, e si rivendono con
minusvalenze, a carico della società. Specialità dell’Inter e della Roma - ma
anche del Milan. Delle proprietà straniere. A quando il prossimo passo, sui
ristorni delle enormi commissioni – di milioni - che si pagano ad agenti e
procuratori? A metà con gli azionisti?
Si
interroga anche Mario Sconcerti, sugli affari tanto dubbi quanto numerosi dei
club di calcio. Che comprano giocatori che non utilizzano. La colpa, dice, è
del provincialismo: non sappiamo nulla di quello che viene da fuori. Mario,
tutti fessi?
Un solo club di calcio compra a poco, con commissioni
minime, delle eccellenze, che poi rivaluta, per due, tre, cinque volte: la
Lazio. Non quella di Lotito, che esordì comprando e vendendo vertiginosamente
calciatori mai utilizzati. Quella del direttore sportivo Igli Tare. Che è
albanese, e dunque vaccinato contro la corruzione?
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