La
prima minaccia alla sicurezza dell’Italia, secondo i servizi segreti italiani, sono
gli hacker di Mosca. Non si crederebbe, ma questa è la relazione del Sis, Sistema
Informazioni per la Sicurezza, al Parlamento.
Quando
Mosca interferiva (comandava) in Italia attarverso il Pci, nessuna obiezione. Ora
i servizi segreti ci dicono assediati dalle spie di Putin, attraverso la rete. Questi hacker ci pungono, la rete è come le vespe? Squinzagliati non dal Kgb di Putin, ma da un suo
amico pasticcere, Evgheny Prigzhin, tourné imprenditore del
web.
Dalla
Cia in giù, con l’Fbi, e la Nsa, il Sis è in buona compagnia – il prefetto
Pansa può dormire tranquillo, se era stato svegliato. Anche con l’MI 5
britannico – ma le spie inglesi si sa che si divertono.
Però,
perché non risparmiare i miliardi spesi per servizi che non servono a nulla? Non
sanno nemmeno leggere i giornali. Chiuderli e mettere i soldi in un fondo per
il progresso del’umanità: università, ospedali, magari anche strade senza
buche. Si divertirebbero di più gli stessi agenti segreti: sempre in diaria, a
spese nostre, ma per fare qualcosa. Sarebbe anche un sistemna difensivo migliore,
molto, se il popolo bue diventasse un millimetro meno dipendente dalle
scemenze.
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