giovedì 15 febbraio 2018

Trumpatia

Si può seguire la presidenza Trump come la seguono i media americani. Sui servizi segreti che in continuazione fanno rivelazioni ma non sanno spiare niente – da tre anni aggrappati al Russiagate, un’autocertificazione della propria incapacità. Sulla non adeguatezza di questo o quel collaboratore. Sul trumpismo del ragazzo killer in Florida. O su accuse sublimi tipo “Trump bara al golf”, le rivelazioni del caddy. “Alana”, una prostituta cinquantenne, ci ha fatto l’amore, giura, etc.
Questo sito richiamava ieri “Novella 2000”, e “Novella” non ha mai fatto male a nessuno. Ma, a una riflessione, si resta basiti: questa è l’opinione pubblica di riferimento, che guida il mondo libero. Mentre Trump marcia come un trattore, governando e sgovernando a destra e a manca.
L’ultima piega di questa ossessione, nelle ultime ore, è di appaiare la presidenza Trump alla presidenza Clinton. Per quale motivo? Perché l’economia corre, oggi come allora. E perché la Casa Bianca era organizzata-disorganizzata come oggi con Trump. Una vendetta contro Hillary Clinton, che ha perso una sfida vinta?
Riesaminare l’era Clinton o della globalizzazione selvaggia sarebbe opportuno, ma per astio?

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