Annegato nella polemica anti-Trump, il memorandum della Commissione
Intelligence della Camera dei Rappresentanti Usa è effettivamente scandaloso.
Per almeno tre motivi – più uno:
1) l’Fbi e i servizi segreti indagano senza motivo un candidato alle
elezioni presidenziali – è Trump ma questo non esime;
2) lo fanno sulla scorta di un personaggio la cui professione è
“vendere rivelazioni”, una spia dei servizi segreti britannici;
3) la spia su cui fa affidamento l’Fbi è forse pagata per le sue “rivelazioni”
dall’Fbi stessa, ma sicuramente è pagata, moltissimo, dal partito Democratico e
da Hillary Clinton, la candidata presidenziale concorrente di Clinton;
4) i media non mettono in dubbio le verità del memorandum, ma concordi
lo annegano nella polemica su Trump.
Non è un problema di capacità. La National Security Agency americana sa
tutto di tutto il mondo e di ognuno. È in grado di monitorare due milioni di comunicazioni
– telefoniche, digitali – al minuto, e lo ha fatto. Ha controllato Merkel e Hollande,
ha fatto vincere alla At&t un appalto miliardario in Malesia in concorrenza
con la giapponese Hitachi – non il solo affare – e suscita paure a Strasburgo e
a Bruxelles almeno da venti anni. È un fatto politico.
È dubbio a questo punto di che democrazia si stia parlando. E qual è il
reale processo democratico negli Usa, in campagna elettorale e nella vita delle
istituzioni. In una democrazia reale, avrebbero dovuto essere i media
anti-Trump (cioè tutti i media),
l’opinione pubblica liberal, il
partito Democratico, il ministero della Giustizia a interrogarsi sul
comportamento dell’Fbi e delle agenzie di intelligence.
Un sistema istituzionale basato su una spia di professione e mercante
di notizie, senza checks-and-balances,
di nessun tipo, sa di oligarchia. Nemmeno tanto segreta, se può esporsi impune.
Che Trump non ne faccia parte è, a questo punto, titolo di merito. Come
dire che il sistema di potere Usa è forte, evidentemente, ma non intelligente -
più brutale per essere stupido? Del resto, Trump non può uscire dal nulla.
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