Il rimbalzo di Trump
nei sondaggi di popolarità non si spiega – i media americani non se lo
spiegano. Forse per l’ossessione Trump. Mentre è spiegabile con l’azione di
governo, se non con la personalità dell’uomo. Un’azione di tutto rispetto: di
fatto il presidente affarista mostra senso politico.
Se ha adottato
l’aspetto del bulldog e del bulldozer, lo avrà fatto a ragion veduta. Il giro di
vite sull’immigrazione clandestina, la riforma fiscale, il budget espansivo, il
piano infrastrutture, e le denunce a catena dei tanti accordi internazionali ai
quali gli Usa si erano piegati per senso di responsabilità, per primo quello
con l’Iran, sono un cospicuo programma di governo. E pagano: i settori
affrontati da Trump evolvono favorevomente per gli Usa.
Gli investimenti rientrano e si moltiplicano.
L’immigrazione illegale è crollata. La Cina, obiettivo dei provvedimenti
protezionistici, non protesta – non ha di che, poiché fa dumping, ancorché protetta dalla Wto. La riforma fiscale,
denunciata dai più come una riforma per i ricchi, è, guardando alle cifre e ai
dispositivi, a favore della piccola borghesia, compresi i salariati con lavori
multipli, che si vedono ridurre le aliquote di circa dieci punti. Nessun dubbio che l'Iran ha usato l'accordo sul nucleare
e i soldi di Obama pet farsi le guerre in Siria e Yemen.
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