Arruffato – faticoso. Perfino
inconclusivo, anatema per un giallo. Ma pieno di cose. L’assassino colpisce a
Berlino donne straniere: una polacca, una turca, una cilena, una nera,
immigrate, irregolari. Nei giorni di Hitler: il genetliaco, la liberazione
(capitolazione, tradimento) della Germania il 7 maggio, e il primo maggio, da
“ariano” nibenlunghico, tedesco puro, contro i lavoratori. Ma prima delle
ultime elezioni in Germania, molto prima, trent’anni fa. Si fanno anche
violenze sessuali di massa: 235 aggressioni di questo tipo nei sette mesi del
1988 fino a luglio, nel solo distretto di Berlino di cui è commissaria capo
Karin Lietze. C’è già una commissaria capo, fumatrice di cigarillos, “con trent’anni buoni di servizio”. Ci sono violenze
anche da parte di un commando JoAnne Little, di donne contro uomini, magari
innocenti ma maschi, come ora dopo Weinstein – anche se “non esiste
un’assassina sessuale seriale” (sicuro?). In un mondo in anteprima lgbt. C’è
già anche “un Senato tampax” - “con più donne che uomini”. È il tempo in cui le prostitute volevano lo
statuto sindacale e previdenziale, e finanziavano i movimenti di resistenza o
di rivolta.
E c’è Solidarnosc’ già al governo, che si
finanzia pure a Berlino, pure con le compagne prostitute. Il polacco essendo
già “la terza lingua” di Berlino. Terza dopo il russo, il Muro c’è ancora: la
gente fugge all’Ovest, ma non passeggiando nel Mitte sotto la porta del
Brandeburgo. Nell’estate continentale, che attanaglia la testa e fa bollire il
corpo, di notte come di giorno. Attorno a assassinii in serie, marchiati conn
una lettera dell’alfabeto. E a una dark
lady Violetta, ex scuola di pittura, che si diletta di fotografia, anzi ne
è specialista, e così pure dei colori, specie degli smalti per unghie, veste colorato
e aderente, ama tacchi altissimi a punta che ticchettano.
Una brutta storia, tra femministe
d’assalto, Solidarnosc di ripiego e neonazisti. Ma un quadro profetico,
visionario, dell’Europa che verrà dopo il Muro, della Germania.
Pieke
Biermann, che ha studiato Scienze Politiche a Padova, ha animato negli anni
1980 il movimento delle prostitute tedesche – famoso il “primo ballo delle
prostitute” da lei organizzato a Berlino nello stesso 1988. Ha vinto con
“Violetta” e con i romanzi successvi negli anni 1990 quattro premi nazionali
tedeschi per il miglior giallo.
Pieke Biermann, Violetta
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