domenica 11 marzo 2018

Appalti, fisco, abusi (116)


A 15 giorni dalla neve e la pioggia di fine febbraio, i parchi e gli spazi verdi a Roma restano recintati e chiusi. La neve è stata poca, e anche la pioggia, con poco vento, i danni minimi. Ma Roma non riesce ancora a “mettere in sicurezza” i propri alberi. Cioè a rimuovere i (pochi) rami caduti. Se non attraverso appalti. A imprese che se li litigano.

Il Comune di Roma vanta nel sito una procedura di conciliazione sui problemi insorgenti con l'amministrazione. Ma la procedura è inattivabile. Il referente telefonico non risponde mai. Si fa la rete solo per un appaltino a chi la disegna. Non è imperizia, è malaffare.
La corruzione dei 5 Stelle in effetti è minima. Ma l’operatività è inesistente.

O è una corruzione diffusa – di importi limitati ma moltiplicati? La ventina di strade di cui il Campidoglio vantava il rifacimento a maggio si sono disintegrate con la (poca) neve e le (poche)
piogge di fine febbraio.

L’Autorità per le telecomunicazioni sanziona le società telefoniche per l'abuso del mese tariffario di 28 giorni in questa misura: per ogni 10 euro pagati in più devono rimborsare 57 centesimi.
E non è detto: sulla decisione del Garante per le Telecomunicazioni pende la sospensiva del Tar del Lazio, cui le società telefoniche prontamente si sono rivolte. Con un unico ricorso per risparmiare sulle spese.

In quasi due anni di bollette a 28 giorni invece che mensili, le società telefoniche hanno guadagnato poco meno di due miliardi, 1,8.

Questo sito segnalava l’abuso delle bollette a 28 giorni un paio d’anni fa. L’Autorità per le Telecomunicazioni se ne accorge a dicembre del 2017. Ma non è che sono distratti, è che non ci sono – giusto per l’onorario, sui 100 mila (i funzionari)-200 mila (i dirigenti) a testa.

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