Senza contare Boris Johnson. Uno vede
il ministro degli Esteri di Londra, e si chiede, anche se per caso è sobrio: ma
stiamo scherzando? O legge le cronache, e si conferma che Scotland Yard ha una
fama usurpata. Già al tempo di Sherlock Holmes, e poi di Poirot. Che la centrale considerano stolida,
o allora di obbedienza segreta, a poteri occulti.
Si ricordino i casi in cui italiani
sono stati coinvolti: non c’è mai stata una risposta degli investigatori efficiente,
rassicurante. Il banchiere Calvi. Qualche ladro di patrimoni – più di uno. Giulio Regeni. E
ora la ragazza aggredita all’università di Nottingham, più volte, a morte,
dalle coetanee inglesi, perché italiana, egiziana, bella e intelligente, senza
che mai la polizia inglese si sia data cura di intervenire, neppure dopo morta.
Roba da non credere, tanta inefficienza o albagia (l’ospedale non ha voluto
curarla), se non fosse avvenuta – lo racconta Rinaldo Frignani:
Gli inglesi sono pieni di sé. Per questo
hanno abbandonato la Ue. Pretendendo ora di farle fare la guerra a Putin, al
coperto, solo perché Johnson lo dice. Non hanno mai fatto autocritica. L’Italia
ama invece l’autocritica. Ma gli inglesi non sono un buon pulpito.
Nessun commento:
Posta un commento