In poche paginette la Germania, anche quella
di oggi. In poche righe del celebre incipit: “Della potentia della Magna
alchuno non debbe dubitare, perché di huomini, di richeze et d’arme”. Con la teoria della doppia libertà, - la
“libera libertà”. Nei confronti dei signori (l’imperatore, i principi) e anche
dei “gentili huomini”, i primati, I notabili.
La dieta di Costanza, alla quale è legato
nella primavera del 1508, dà in poche righe, nell’essenziale: i principi
obbediscono di malavoglia all’imperatore, gli negano le truppe richieste, gliene
danno poche, e le poche assottigliano con vari accorgimenti. Con l’argomentare
tipico, che trarrà in inganno i commentatori del “Principe”, della cosa particolare
riferita in generale. Così della ricchezza diffusa in Germania: “Perché li populi
in privato sieno richi, la ragione è questa: che vivono come poveri, non
edificono, non vestono et non hanno masseritie in casa; et basta loro abundare
di pane, di carne, et havere una stufa dove refugire il fredo; et chi non ha
dell’altre cose, fa sanza esse et non le cerca”. Parsimoniosi, praticano l’austerità,
il risparmio: lavorano assidui, non spendono più di quello che hanno, si contentano
di poco. La bilancia dei pagamenti, si direbbe oggi, tengono così sempre in
attivo: “Et per questi loro costumi ne resulta che non esce danari del paese
loro… Nel loro paese sempre entra et è portato danari da chi vuole dele loro
robe, lavorate manualmente”. Per questo, dice anche, non amano la guerra.
Niccolo Machiavelli, Ritratto delle cose della Magna, free online
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