Un Pirandello non di maniera, anzi
imprevedibile. “Il «qualcuno che ride», nella novella pubblicata dal «Corriere
dela sera», il 7 novembre 1934, è
proprio lui, Luigi Pirandello. E ride – sua contraddizione non di un momento ma
di una vita – del fascismo. La prima risata sul fascismo della letteratura
italiana nel ventennio”.
Col gusto aneddotico della buona
conversazione. Con notizie utili sulla non-fortuna di Pirandello. Che sembra un
autore nato, ma faticò a farsi riconoscere, tra pegiudizi e rifiuti anche costanti.
“Federico Tozzi è stato il primo in Italia a riconoscere in Pirandello il «grande
scrittore»”. Con un saggio effettivamente perspicace, a leggerne l’estratto
di Sciascia. Nel 1918 - e chi è Tozzi?
Leonardo Sciascia, Alfabeto pirandelliano
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