giovedì 29 marzo 2018

Secondi pensieri - 340

zeulig


Dio - Sua è l’ontologia che si cerca e il pensiero del niente: non il nichilismo ma la religione. Il Filosofo è il Creatore, che crea dal Nulla, si sa, magari ritirandosi un po’ e mettendoci del suo, lo zimzum d’Isacco Luria. Sua, di Dio, è nella metafisica la coincidenza di essentia e existentia, pensiero e atto.
Può essere che, alzandosi tardi, non si vedano che tramonti. Cercando Dio. Il fatto è che, da Platone a Heidegger, è tutto un girare attorno a Dio, a ciò che non sappiamo e non possiamo dire - il tormento del diavolo. E che Dio ha fatto zimzum a favore del diavolo, e poi l’ha lasciato invidioso.

La filosofia è come la chiesa: c’è più fede nella chimica, la fisica, la biologia, l’astronomia. Perfino nella storia, anche se incerta. E non è bene, non per la chimica, la fisica, la biologia, l’astronomia.

Ecologismo – È un business, l’industria dell’anti-inquinamento (della protezione ambientale, del riciclo, dei consumi alternativi), e questo ne spiega i limiti. Mentre dovrebbe essere semplicità e umiltà,  i cardini dei suoi fondamenti, che sono tolstojani. Ed è una retorica. Non è semplicità e necessità, è il “discorso su” semplicità e necessità. Con l’esito di indebolirne i presupposti: il fatto di parlare continuamente della sua valenza unica e obbligatoria lo rende meno unico e obbligatorio. Tanto più per accompagnarsi a un presupposto di razionalità, dell’obbligo come un dato imperativo, di una coscienza o spirito secchi, “naturali”. Contro tutti i presupposti della teoria morale ecologista: le teorie morali sono dure e complicate, illusorie anche, specie quelle tolstojane della vita semplice e pensieri elevati.
È un ramo d’industria nato con la presidenza Nixon nel 1968, e questo ne spiega l’impianto. È un a nuova industria. Il partito dell’Ecologia è nato con la crisi, l’appello ai limiti dello sviluppo fondendosi con la critica all’abuso della natura. È nato a Roma con la crisi petrolifera del 1973. Il Club di Roma datava peraltro dal 1968. E lo studio che lo lanciava, “I limiti allo sviluppo”, commissionato nel ’68 al Massachusetts Institute of Technology,, era del ‘72. Subito dopo l’elezione, già nel ‘68, Nixon aveva sollevato il problema dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua, affidandone la soluzione alle industrie. Le compagnie petrolifere, chimiche e automobilistiche si sono subito contesi gli spazi pubblicitari in America per celebrare ogni anno l’Earth Day, la festa della terra - in politica i discorsi sono presto fatti, anche se si tratta in realtà di affari (se c’è una politica che non sia affari). Il più consistente interesse pubblico, l’ambiente, era e resta in  America privato – come la sanità: è  un mercato.

Natura – Viene, storicamente, dopo. Dopo il linguaggio e la riflessione. L’artificioso è più antico del naturale – come la ritualità precede la religione. L’amore è altrettanto antico, o forse di più, della fame. E quando del naturale non è artificioso, opera del linguaggio?

Spionaggio – È un attacco alla personalità dell’avversario, più che il trafugamento dei suoi segreti. Come una penetrazione della sua intimità più segreta, più personale, e non dei suoi segreti professionali  istituzionali. È anche essere superiori, nel senso di più esperti, abili, manovrieri. E il suo segreto – la sua arma - è rendere noto questo segreto, questa capacità di manovra. “Mi sorprende che voi e l’MI5”, dice a un certo punto un poliziotto al capo dei servizi segreti nel voluminoso “Un gusto per la morte” di P.D.James, ex funzionaria del ministero dell’Interno britannico, “non incoraggiate regolari scambi d’informazione col Kgb. Avete più cose in comune con loro che con chiunque altro”.
Si vede oggi che lo spionaggio si è trasferito sulla rete e sulla nuvola, senza più la retorica delle carte o documenti da trafugare, o le conversazioni da carpire, con le registrazioni o con il personale di servizio. Già nel vecchio spionaggio, stando al suo narratore e teorico Le Carrè, la spia provvedeva “informazioni di second’ordine, la cui attrattiva  sta nella segretezza gotica della sua acquisizione, più che nell’oggetto dell’informazione”. Del Russiagate il fulcro è la paura della frontiera digitale perforata, agevolmente – anche se non è una grande impresa: i dati erano, e sono, pubblici. E quindi di manipolarli – anche se non è possibile, o comunque è senza effetto. Non si vede come Putin abbia potuto contribuire via internet all’elezione di Trump, ma la percezione che lo poteva fare,  e quindi lo ha fatto – la paranoia – è una prospettiva più attendibile dello spionaggio (che Putin l’abbia praticata o no). L’azione di spionaggio è dare la percezione all’avversario di una sua debolezza o faglia.
Le stesse storie dello spionaggio rivalutano ora il suo aspetto intimidatorio, alla Le Carrè, mentre sminuiscono o ridicolizzano la fuga di notizie e documenti. Dei documenti trafugati a Mosca dalle  spie inglesi celebri degli anni 1960, Burgess, Philby, si è saputo che molti non erano nemmeno stati tradotti in russo. Anche perché Philby, che pure visse onorato a Mosca, schiaffo vivente alla sicurezza britannica, era considerato dal Kgb, il servizio segreto russo, un infiltrato, una pedina di Londra. E viceversa, emerge dagli archivi moscoviti una segnalazione precisa sulla decisione di Hitler di attaccare la sua alleata Unione Sovietica a metà 1941. La inviò Richard Sorge, agente sovietico a Tokyo, specificando anche il giorno dell’attacco, il 20-22 giugno – Hitler attaccò il 22. Ma il Kgb e Stalin consideravano Sorge un “insabbiato” nella dolce vita di Tokyo, e le sue informazioni inventate.

Umiltà – È la virtù cristiana per eccellenza,e  l’arma della conquista, dello spirito di progresso che anima l’Occidente, il cristiano. È la tesi di G.K.Chesterston, nel saggio “G.H.Wells e i giganti”, incluso nella r accolta “Eretici”: “Tutto il segreto del successo pratico del cristianesimo risiede nell’umiltà cristiana,per quanto imperfettamente essa sia stata realizzata. Perché le questioni di merito e di ricompensa escluse, l’anima si trova così liberata per i più meravigliosi viaggi. Se chiediamo a un uomo sano di spirito ciò che merita, si ripiega su se sesso istintivamente e istantaneamente. Dubita se merita anche solo sei piedi di terra. Ma se gli domandate ciò che può conquistare, può conquistare le stelle”.


zeulig@antiit.eu

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