giovedì 1 marzo 2018

Una tempesta tira l’altra

Tutto quello che può succedere in barca. Di brutto, una catastrofe dietro l’altra.
”L’autore più venduto al mondo” si fa assistere da un coautore rampante, uno specialista di mare?, per uno storione familiare che è una diavoleria. Un patto matrimoniale scatena una serie feroce di delitti. A Napoli si direbbe di scalogna nera, per tutti. Ma non c’è tempo per fare ironia, si corre – si legge di corsa. Su un composto semplice, molto. L’America dei ricchi, come spesso nei gialli Usa – anche nei romanzi mainstream, ma non al cinema (l’ultimo film di Spielberg, “The Post”, è un’eccezione). Senza sorprese: subito sappiamo che la famiglia deve sparire in mare dove sta facendo una crociera “formativa”, sulla barca del padre, dopo vi è morto il padre – Napoli avrebbe da ridire anche qui. Sappiamo pure subito che la famiglia la scampa. Ma ogni pagina stilla lo stesso adrenalina.
Grande tecnica del racconto, grandissima. Quasi fredda – scontata. E tutto pretestuoso – senza credibilità, il lettore è sempre “estraniato”, Brecht sarebbe contento. Ma ben maneggiato, ottimamente, il lettore non si può – non si vuole – distrarre. Con pointes d’autore, come per dire: sappiamo fare di meglio. Il Grande Avvocato che si deve esibire per trucchi suoi in chiesa, alla predica, “trovava ironico, quasi divertente, che molti potenziali abilissimi avvocati vestissero abiti religiosi. In fondo, anche loro avevano un grande talento nel convincere le persone a credere in fatti che non si potevano dimostrare”. E un processo esemplare – una maiuscola parodia - del processo esemplare made in Usa che tanto si vanta, di come il colpevole certo nella decantata procedura si fa assolvere, giudici alcune casalinghe e quattro vecchietti o nullafacenti. 
James Patterson-Howard Roughan, Come una tempesta, Tea, pp. 317 € 6,90

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