Il giallo-sacro lo stuzzica, è il tema su
cui ritorna più spesso. Anche a proposito di Dostoevskij e di Kafka. Da spirito
curiosamente religioso, anche se il sacro da cui la razionalità del giallo ci
libererebbe labella di “tirannia del trascendente” - a proposito di “Todo modo” dirà del suo
romanzo, in contrasto col film politico che Petri ne ricavò: “Todo modo l’ho scritto in
polemica con la Chiesa cattolica e in fondo anche con me stesso”. L’illuminazione-accostamento-rivelazione
di Del Buono-Vittorini sostanzia con ripetuti richiami alla “grazia” che accompagna
il detective, nella specie teologica della “grazia illuminante”.
“Giallo” Sciascia scrive tra virgolette,
come di materia inafferrabile. Ma, a dispetto del disprezzo che il genere
raccoglieva ai suoi tempi, ne ha grande opinione, progressivamente sempre più
convinta. Ne scrive con competenza già
nel 1953, ai trent’anni – da addict,
sembra di capire, uno da un giallo al giorno. Con fiuto: “Un giallo che vi farà dormire”, scrive, sarebbe migliore
pubblicità. Una corda costante, l’editore non
si è trovato a corto di materiali. Premiata, se ne nacqua una sorta di “stile Sciascia”
della suspense: Garcia Marquez, fa
notare il curatore, farà riferimento nel 1982 a un “metodo Sciascia” per il suo
“Cronaca di una morte annunciata”, 1981, dopo “L’autuno del patriarca”.
Con qualche confusione. Nella “Breve
storia”, 1975, attribuisce a Maigret”modi da fronte popolare”, mentre Simenon
rischiò il processo per collaborazionismo, per sfuggire il quale emigrò in Nord
America, in Canada e poi negli Usa. Di Kafka opina che faccia il giallo su
sfondo del Vecchio Testamento, non lusinghiero. Il giallo dice “letteratura di
nevrosi” – “nevrosi di una società che ha perduto il gusto del sacro”, di nuovo.
La raccolta, curata da Pasquale Squillacioti,
che in una lunga nota ne situa i diversi pezzi, nella cronologia e nei contesti
di riferimento (non in tutti, purtroppo: mancano Prezzolini, lo stesso Vittorini
con Del Buono, e altri), è costituita da recensioni: molti Simenon, Chesterston,
Spillane, Dürrenmatt, De Angelis, A.Christie, Augias, Burnett, Holiday
Hall. Con almeno tre note di rilievo: Una “Breve storia del romanzo «giallo»”, 1975,
“Letteratura sul «giallo»”, 1953, “Appunti sul «giallo»”, 1954.
Leonardo Sciascia, Il metodo di
Maigret, Adelphi, pp. 191 € 13
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