La guerra civile consacrò gli Stati Uniti anche come potenza navale.
Alla fine del conflitto la United States Navy sarà la secondo marina militare mondiale,
dietro quella britannica: oltre 50 mila effettivi, 700 navi, dal cutter alla
fregata, di cui 60 corazzate del tipo “Monitor”. Prima della guerra civile era
cresciuta poco, nei conflitti con la Francia (1798-1799, la “quasi guerra”),
con l’Inghilterra (1812), col Messico (1846-1848), e nel Mediterraneo contro i “barbareschi”
del Maghreb (1805 e 1812).
I confederati avevano attrezzato un vapore, la fregata “Virginia”, a
corazzata, ricoprendo il ponte di una piramide di ferro. Gli unionisti fecero
debuttare una corazzata costruita con apposito bando nel 1861 con scadenze di consegna
ristrettissime (“100 giorni”, invece dei 12-16 mesi necessari, per la
costruzione, l’armamento, i collaudi): la fregata “Monitor”. Il bando
accelerato unionista era stato dettato non dal timore dei confederati ma sull’esempio
delle marine francese e inglese, che due anni prima avevano fatto debuttare due
prototipi di corazzata, rispettivamente la “Gloire” e il “Warrior”, che a lungo serviranno da
modello.
Il debutto della corazzata avenne a metà Ottocebto insieme con molte
atre novità radicali della marineria: il vapore, con la ruota o a elica, e iI cannoni
con l’anima rigata, a caricamente posteriore, con rinculo ammortizzato.
Il Musée National de la Marine francese inaugura con “Hampton Roads”
una collana di studi sulle grandi battaglie navali in forma di graphic novel. Jean-Yves Delitte, “pittore
ufficiale dela Marina”, ha curato sia i fumetti (la colorazione è di Douchka
Delitte) che i testi – compreso il dossier enciclopedico in appendice, sull’evoluzione
della marineria militare nell’Ottocento, gli scafi (le forme e i materiali), la
propulsone, l’artiglieria.
Jean-Yves Delitte, La
bataille de Hampton Roads, Glénat, pp. 56, ill. € 15
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