Lisa Mosconi è una delle studiose di punta di questa branca
neurologica. Che ha già acquisito alcuni esiti, anche per merito suo. Non c’è –
non ancora – la pillola contro l’Alzheiner, ma molto si sa per farvi comunque
fronte. Il ruolo della genetica (ereditarietà) nella demenza precoce o senile è
poco o nulla rilevante. Di più contano alcune patologie, e per tutti gli stili
di vita, in particolare l’alimentazione. I
cui effetti sull’attività cerebrale la studiosa ha preso da alcuni anni ad
approfondire.
Il volume è scientifico e pratico. Sottotitolo della trattazione,
che ha scopo divugaltivo e quasi da manuale, è “ Tutti gli alimenti che ti
rendono più intelligente”. La corredano un test di 80 quesiti, per verfiicare
se siamo o no in linea col regime alimentare ideale all’intelligenza e alla
memoria. E schede elaborate e agili insieme sulle proprietà dei cibi di uso comune. Con effetti paralleli, oltre che per lo sviluppo e il rafforzamento
delle capacità cognitive, anche per la riduzione dei rischi di cardiopatie, diabete,
disfunzioni metaboliche.
Mosconi, giovane ricercatrice fiorentina “emigrata” a New York, ha
fondato il Laboratorio per la nutrizione e il benessere del cervello alla New
York University, dove ha diretto anche il programma di ricerca sulla “familiarità”
(ereditarietà) dell’Alzheimer.Ora insegna Neuroscienze e Neurologia al New
York-Presbyterian Hospital, dove è vice-direttrice della clinica per la
prevenzione dell’Alzheimer. È nota negli
Usa per ricerche sulla diagnosi precoce dell’Alzheimer. E per gli studi che
sono alla base di questo “manuale di sopravvivenza”, sulla possibilità di
prevenire o attenuare la perdita della memoria attraverso l’alimentazione, e l’attività
psico-fisica. .
Lisa Mosconi, Nutrire il cervello, Mondadori, pp.336,
ill. 19
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