Miliardi in fumo come noccioline per il Datagate, i dati
facebook rubati. Il titolo Facebok perde in dieci giorni 73 miliardi di
capitalizzazione in Borsa, più di quanto è valutato tutto l’Eni. Alphabet, controllante
di Google, ne ha persi 70. Tweet ha perso percentualmente il doppio. Non si
potrebbe approfittare della “pausa Trump” per uscire dall’imbuto, da questa
schizofrenia Usa? Approfittare dell’unanimismo di ripulsa che Trump genera.
Ci sono già stati in vent’anni almeno
due crisi dei titoli della new economy
prima di questa. Che ora colpisce gli indici maggiori, non il Nasdaq del
piccolo mondo. E c’è stata la tremenda crisi bancaria. Ce ne’è più che
abbastanza per provare una via non americana, non pù americana, alla
sopravvivenza, se non alla crescita. Nessuna Spectre ch sia interessata,
possibile?
La pirotecnica finanziaria non risponde
allo sviluppo tecnologico. Che non è americano – non è solo americano. E counque
è a disposizione di tutti. Dalla Germania al Giappone e anche all’Italia, o al
Burundi, volendo. Bloccato è il mercato. E questo è americano. Ed è fondato
sull’illusione e l’inganno: niente di “reale” si insiste a dire di questa
economia che si ipervaluta, per non dire la verità, che è una montagna colossale
di bugie e falsi reportage, per gonfiare “bolle” da fare periodicamente
scoppiare aspirando i risparmi dei fessi.
Il primo a vendere Facebook è stato il
creatore e padrone di facebook, Zuckerberg - che giusto ieri faceva
l’anti-Trump…. Il caso Cambridge Analytica è un falso scandalo: tutti hanno
sempre utilizzato, per proprie campagne commerciali e politiche, le identità
che purtroppo ci costruisce addosso la rete, anche senza face book. E dunque?
Ci sono stati molti guadagni nel crolo ultimo, dei titoli digitali – pagati
come tutti dai risparmiatori onesti.
La fine del dominio americano è periodica,
e da mezzo secolo ricorrente. Fa parte del “mercato”. Gli Usa non sono una
bolla, perché hano tutto l’arsenale nucleare-cum-missili. E hanno tuttora tutte
le banche e l’armamentario finanziario che ci tengono sotto scacco. Ma non sono più l’arsenale della pace e della libertà. E l’avventurosità
americana si è moltiplicata a dismisura in questi anni della globalizzazione:
imprevedibile, incontrollabile, violenta in quanto assurda, insostenibile. Per di più con molti
sermoni, moralistici, puritani, e perfino democratici.
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