giovedì 12 aprile 2018

Quante cose si vedono in una partita di calcio

Un rigore inventato, a tempo scaduto, dopo una serie di avvertimenti mafiosi (ammonizioni), sorvolando sulle simulazioni di Ronaldo and co., da un arbitro inglese, per il Real Madrid, di Florentino Perez, il maggiore immobiliarista dell’immobiliare Spagna, rifugio prediletto degli isolani della Regina, non fa notizia: è occorrenza corrente. È la quadratura del cerchio famosa.
Che il calcio internazionale sia corrotto non è una novità. Però fa impressione l’impunità di cui si gloria. In mondovisione.
Al Real Madrid vanno garantite le semifinali di Champions. Sono 100 milioni a semifinale, otto di seguito garantite sono 800 milioni, e così può pagare ingaggi stratosferici, e spendere cento milioni, sei anni fa, per una riserva. In Spagna, così, non si fa altro calcio, solo quello miliardario di Real Madrid e Barcellona.
Il calciatore dell’epica giornalistica è uno che irride gli avversari, ghigna come un rictus, si esibisce a torso nudo, depilato e lucidato, simula in continuazione, s’immortala per un gol su rovesciata che perfino Ciro Ferrara ha fatto, e si scatena per un gol regalato, invece di vergognarsi. Che Mario Sconcerti, storico del calcio, immortala così: “Il Real è una bellezza rinascimentale”. Questo è un altro aspetto, non del trojajo calcistico: si capisce che i giornali non si comprano – oppure si, si comprano?
Fa senso in tv alla fine del match il presidente della Juventus, un Agnelli, difendere l’arbitro che lo ha punito, ha punito la sua squadra. E a lui ha fatto perdere 100 milioni - cento. Designato e indirizzato da Collina, il famiglio di Galliani e Lotito, suoi nemici dichiarati. Gloriandosi del fair play. Non è per caso che la Fiat di questi Agnelli era fallita. Nemmeno il gesto di dare ugualmente ai suoi calciatori il premio partita.
Questo Agnelli argomentava in tv come Lotito. È tempo d’alluvione, in questo inverno prolungato, che tutti gli stronzi vengono a galla? Lotito perlomeno è laureato.

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