In realtà “Nella corrente” viene prima di “Controcorrente”. È un
racconto debole: introvevrso, marginale. Senza l’aura di scandalo che due anni
dopo coronerà “Controcorrente”. Ma ha una sua dignità, di racconto realistico senza
effetti speciali. In lina con Flaubert piuttosto, e con I fratelli Goncourt, e
non con Zola. E come una sorta di lettera d’addio ai primi compagni d’avventura
letteraria. Husyams-Des Esseintes sarà il capostipite se non il capofila della
corrente opposta, il simbolismo, nella sua forma estrema, il decadentismo
professo – il nichilismo estestico.
Ma l’aspetto storia letteraria conta poco, Huysmans viene dopo questo
racconto. Dopo ancora sarà ancora un altro Huysmans, abbagliato da satanismo,
misticismo, e infine piana religiosità, del tipo beghino. Ma dopo essersi
fissato come eponimo del simbolismo. Con un curioso ritorno di attualità.
“Controcorrente” è stato a lungo il romanzo di formazione di mezza
letteratura europea. Da subito, da Oscar Wilde, e fino al 1968, che ha spazzato
via molti –ismi, compresi gli estetismi. D’Annunzio, al Vittoriale, viveva come
Des Esseintes in “Controcorrente”: recluso nella misantropia estetica, nel culto
delle cose.
Dopo mezzo secolo di oblio, Huysmans-Des Esseintes torna oggi in
nuove traduzioni presso tutti gli editori, come classico del dandysmo, altra
figura che si sarebbe detta perenta. C’è bisogno di dandysmo, di separazione
dal basso mondo e triviale?
Fra i ritorni, oltre quello editoriale, ha fatto colpo la scelta di
Houellebecq di fare di Husymans l’autore di riferimento del protagonista del
suo ultimo romanzo. Di “Sottomissione”, la satira della debolezza dell’Occidente,
tra complessi di colpa e buonismi. Ma non è lo Huysmans sodale di Zola, e
neppure di Des Esseintes: è l’ultimo, quello che, riconvertito, sta bene solo
in chiesa e nelle vicinanze. La sottomissione, ultima beffa, però argomentando
come quella di Dominique Aury nella “Storia d’O”:
corporale, sessuale, perpetrata nello stesso palazzetto di Jean Paulhan, che la
Aury assoggettava.
Joris-Karl Huysmans, Nella corrente.
Edizioni di Clichy, pp. 112 € 8
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