“Via la Fornero, sì alla flat tax, via i Btp in mano
alla Bce. Riconvertire l’Ilva e stop ai cantieri Tav. Vola lo spread”. La
stupidità esiste, si sa, ma un governo per fare bancarotta restava da vedere.
Nemmeno fraudolenta, gli italiani ci credono. In buona fede?
È anche vero che il suicidio è la nuova frontiera, più
nuova perfino di Di Maio e Salvini.
Trump sale nei sondaggi. Il dollaro si rafforza. Kim
Jong-Un chiude il sito di sperimentazioni nucleari. Ma “la Repubblica” mantiene
la trincea calda. Ecco Rampini trasformare le notizie buone in cattive:
Vorranno renderci Trump simpatico?
Gabanelli scopre che la rete idrica è un colabrodo:
gli acquedotti si perdono per strada due litri su ogni cinque. Uno spreco,
economico e fisico. In corso da decenni – gli acquedotti risalgono, i più
nuovi, a dopo la guerra. Sette o otto anni dopo aver tuonato contro la
“privatizzazione” dell’acqua - bene
primario, comune, inalienabile, il frasario salvanima - al referendum. La
coerenza non è dei maestri?
L’America premia Ronan Farrow per avere denunciato le
molestie sessuali, di Weinstein e altri. Cioè per avere scritto quello che
tutti sanno. E molte praticavano, a ragione veduta. Compresa la madre del
premiato, Mia Farrow, che dice di averlo fatto con Frank Sinatra, quando era
sposata con Woody Allen. Di aver fatto Ronan.
A trent’anni Ronan Farrow, ora giornalista, è molto
sperimentato: è stato avvocato e consulente governativo. Tutto per merito suo,
naturalmente. Nonché testimone a vari processi contro Woody Allen per molestie
a una delle sue sorelline. Processi conclusi con assoluzioni che per lui non
contano. Ha pure cambiato nome per non portare quello del padre che la madre
odia. Il puritanesimo è come la questione morale, nasconde i peccati.
Nel caso dei Farrow il puritanesimo fa di più. I suoi
peccati li addossa agli altri. Che è un vecchio schema, del capro espiatorio.
Ma bisogna saperlo.
La direttiva della Vigilanza bancaria della Bce ha
buone probabilità di lasciare il sistema creditizio a secco: niente più prestiti.
Ma come non detto, non interessa a nessuno.
“Banche, un miliardo di utili al mese”, scopre Stefano
Righi per “L’Economia”. È poco, è troppo? Ma a spese della produzione. Anche del
risparmio.
Crozza con la parrucca sembra meno teatrale di Grillo
al naturale.
Anche di Mauro Corona a “Cartabianca”. Il reale è
satirico?
L’arbitro inglese di Real Madrid-Juventus ci ha messo
un mese – mai successo, un tempo infinito - per stilare il referto della
partita, con l’espulsione di Buffon e la squalifica? No, ha avuto problemi ad
avere l’endorsement del Madrid, al
quale lo ha chiesto tramite il quotidiano del club, “As”. Il Madrid temeva il
ridicolo e ha chiesto tempo.
“Rottura incomprensibile, populismo sindacale”,
non ha parole abbastanza dure il ministro Calenda per stigmatizzare la Cgil che
rifiuta ogni accordo su Taranto. Basterebbe dirla stupidità: Camusso lascia l’Ilva
al nuovo governo, che chiuderà l’impianto. Magari ipotizzando per il futuro dei
ventimila lavoratori un futuro radioso di camerieri e bagnini – per i nipoti
dei ventimila, per un paio di loro. Da quando la Cgil serve alle carriere
politiche dei suoi capetti, è una tragedia.
Raggi fa
gli annunci progettuali quando Grillo o Casaleggio vengono a Roma. Di certe
cose non si parla al telefono, tanto meno online.
Non sarà,
ma è come se: il no all’Olimpiade per liberare a Roma gli affari 5 Stelle.
La sindaca Raggi, che si veste da sera la mattina, non
si occupa della spazzatura, ha l’azienda dei trasporti pubblici al fallimento
in tribunale, mentre i mezzi bruciano per strada, e lascia da due inverni le
strade piene di buche e i marciapiedi sconnessi, è amata dai romani: ne son
orgogliosi. Morale?
La sindaca Raggi sarà “tutti noi”, tutti quelli del
“signora mia” che ora ci governano. Ma non ci sono altri romani? Roma non ha il
senso del ridicolo – che vantava.
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