venerdì 25 maggio 2018

Ombre - 417

Trump e Kim Jong-un, il dittatore coreano, sono alla guerra psicologica (propagandistica) in vista del match a Singapore il 12 giugno. Ma c’è fretta di dire, sulla base delle rispettive intemperanze, il vertice saltato. Con molte ragioni anche: le astuzie della Cina, gli intrallazzi con Putin, le paure di Seul. Ma tutto sulla difensiva e quasi all’ultima trincea. Mentre è il governo saldo del mondo. Con Trump si fa informazione come lo struzzo, nascondendo la testa.

Deutsche Bank è in crisi da due anni, unica tra le grandi banche europee, benché sempre coronata positivamente negli stress test della Banca centrale europea. Ma non se ne parla. Giusto ora, perché licenzia. Questo però non è colpa dell’Europa: è di una informazione che non c’è – se non va online non c’è.

Trump “in visita a Londra il 13 luglio dopo il summit Nato, si fermerà un giorno in più per andare nel suo golf resort in Scozia”, informa “la Repubblica”: “Ma non si trova nessun partner disposto a giocare con lui”. Addirittura.
Si potrebbe dichiarare il presidente degli Stati Uniti persona non grata, perché no, e avremmo risolto. Ma prima bisogna saper leggere l’umorismo inglese,

“Moriremo contiani”: su “la Repubblica” Luca Bottura ci vuole morti “contiani”, dopo essere morti grillini, e prima ancora berlusconiani, e democristiani. Ma Bottura e “la Repubblica” ci vogliono morti?
 
Gli Skripal padre e figlia, dimessi dall’ospedale a Londra dopo essere stati avvelenati da Putin, non sono contenti del trattamento ricevuto. Del trattamento sanitario, “troppo invasivo”. La figlia, addirittura, chiede di “poter tornare a casa in Russia”. Da Putin .

Continua la guerricciola di Macron contro l’Italia per l’influenza in Libia. Macron come Sarkozy: ha anche lui prestiti che non vuole rimborsare?
La guerra di Sarkozy a Gheddafi per non ripagargli gli ingenti finanziamenti, politici e personali, non fa vergognare la Francia, al contrario.

Macron non sa nulla della Libia, non che si veda, ma si agita molto. Ha già fatto fare un paio di volte la pace, invita all’Eliseo i vari capataz, convoca conferenze, senza averne nessun titolo – non si media senza il consenso degli interessati. E questa è l’Europa, altra non ce n’è. Della Francia che ha ridotto la Libia alla miseria, e alla guerra civile cronica. Della Francia migliore, naturalmente, con Macron.

L’opposizione a Trump è divisa: “Il tentativo di liberarsi del presidente con l’impeachment può portare al disastro a novembre”, al voto di medio termine presidenziale, titola il “New Yorker”, in prima fila contro Trump. È solo tattica politica che ci infliggono.

Raggi chiude la Casa delle Donne a Roma, sono morose con l’affitto.
Ci voleva un sindaco donna per togliere alle donne la Casa delle donne.

A San Lorenzo a Roma pagano la Tari solo due su dieci. A Trastevere tre su dieci. Quartieri popolari da decenni riqualificati, cioè ricchi. Ma il “popolo” è traccia indelebile.
Nel VI Municipio, Tor Bella Monaca e dintorni, eponimo del nuovo popolo che governa Roma, non si sa quanti la pagano, molti residenti non si iscrivono per questo all’anagrafe.

La sindaca Raggi si supera. Invece di tagliare l’erba ai Fori ci manderà le vacche a pascolare. Col contributo, purtroppo, della Coldiretti, che dice: “Un’alternativa moderna alla tradizionale transumanza”, e “una manutenzione più economica”. Anche igienica, come no. E poi bisognerà trovare i soldi per eliminare le zecche,e ripulire gli escrementi. Il nuovo è contagioso, un’epidemia.

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