lunedì 11 giugno 2018

Appalti, fisco, abusi (122)

Si fa grande caso del furto di dati facebook da parte di promotori politici. Di dati non sensibili. Non si fa nessun caso invece, nemmeno la polizia postale lo fa, degli innumerevoli “servizi” che quotidianamente abbonano gli utenti a miracolose offerte. Con rifiuto a carico dell’utente. Che è un furto, a differenza della promozione politica. Con scasso: con l’appropriazione di dati sensibili, quali l’iban e le carte di credito.

Cinque anni fa si scoprì che sette grandi banche, le maggiori dei rispettivi paesi, e le maggiori dei dei 20-44 istituti di credito che concorrono all’Euribor, il tasso di riferimento degli interessi sui mutui, si erano accordate per manipolarlo. Non furono perseguite penalmente, non in Europa (negli Usa sì), solo multate. Non subito, dopo tre anni di istruttoria, a fine 2016. Ma senza la pubblicazione del dispositivo che solo avrebbe consentito ai mutuatari truffati di riaversi in giudizio. L’Antitrust  della Commissione di Bruxelles diede notizia della sentenza riservandosi la pubblicazione del dispositivo. Che prometteva, ma in un anno e mezzo non ha trovato il tempo di un clic.

Tim-Telecom, il gruppo telefonico ex pubblico oggi conteso tra Francia e Italia perché in possesso della rete, ma che Grillo poteva dichiarare tecnicamente fallito all’avvio del suo blog e all’assemblea societaria del 16 aprile 2007, rende impossibile il pagamento con Iban o carta di credito. Bisogna farne domanda, niente automatismi. Scaricando un modulo. Al sito Tim.it. Cui però è impossibile accreditarsi. 
Tim.it alternativamente risponde: “La certificazione risulta già effettuata”, ma senza consentire l’entrata. Oppure: “Le tue credenziali non sono ancora certificate. Per poter procedere devi prima completare la registrazione. In alternativa puoi chiamare, dalla tua linea di casa, il numero gratuito 40123 - opzione 2. 
Non è uno scherzo. Ma il numero 40123 “è inesistente”.

Tre stazioni di servizio di riconosciuto brand nazionale, Tamoil, Agip, Q8, in un arco di 50 metri a via Carini a Roma, affiggono oggi questa tariffa per la benzina verde: 1,64, 1,84, 1,94. Si può guadagnare così tanto sulla benzina, non c’è nessun controllo?
Ma c’è una utenza che paga 30 centesimi in più per la stessa benzina allo stesso luogo.

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