Il doge si affaccia per celebrare le nozze di
Venezia col mare. In realtà si celebra “la
vita vedova del suo doge”: Palazzeschi sceneggia il tema veneziano di Byron,
“Childe Harold’s Pilgrimage” – di Byron prima del suo periodo veneziano, che
molti vogliono un infognamento. Il Doge non può più sposare il mare, la
cerimonia è una castrazione, il Leone non fa più paura, non nel Mediterraneo e
neppure nell’Adriatico.
Venezia
è già piena di turisti e di valige, i cavalli di san Marco s’involano tra le
nuvole, il popolo formicola e ciacola. “Tutto nel mondo è burla”, Palazzeschi torna alla conclusione dei suoi primi anni: “Rivoluzione voleva dire uno scangeo come mai s’era visto l’uguale e dove tutto è lecito di fare”. Con grazia e festosità, con divertito distacco: “Il
vuoto s’era realizzato per una forza fino allora del tutto sconosciuta”..
Aldo Palazzeschi, Il doge
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