Non ci sono sorprese, è un’elegia: un racconto di maschili amicizie.
Di fatto non sono quattro persone (mondi) diversi che si confrontano, ma un po’
tutti lo stesso Nevo. Che ne è l’autore, ma è anche di fatto ognuno dei quattro:
ha fatto il pubblicitario, ha avuto una “spartana educazione anglosassone”,
crescendo negli Stati Uniti, è uno impositivo, ed è sposato con figli. Anche la
celebrazione è autoglorificante: “Ritorna”, si fa
dire, “sei l'amico migliore che abbia mai avuto. Sei stato tu ad insegnarmi
cosa significhi essere amico. Senza di te ho paura di dimenticarmene. Tu mi
conosci da prima che mi guastassi. E ogni volta che sto con te mi sento un po'
riscattato, tu vedi attraverso tutte le maschere, e senti nelle mie parole
esattamente quello che riesco a nascondere con esse dal resto del mondo. Senza
di te siamo un’accozzaglia casuale di persone. Insieme a te siamo degli amici,
senza di te, la grande città è tutte le cose cattive che dice Ofir (uno dei quattro
amici, n.d.r.). Insieme a te è casa”.
Un romanzo nel solco della tradizione israeliana, ormai robusta di
alcuni decenni. Fuori tempo e fuori luogo, cioè, con una venatura metafisica –
nel senso di De Chirico. Non ci sono gli arabi, e quasi sempre nemmeno la
guerra, nei film e i romanzi israeliani. Non ci sono gli israeliani nei film
palestinesi. O sono comparse, lì per caso. In questo racconto ci sono gli uni e
gli altri. Non si parlano ma non si ignorano. Gli israeliani perlomeno non
ignorano gli arabi. Non la prima Intifada, nella quale i quattro amici qui
desideranti multipli di Nevo sono stati militari di leva. Non la seconda
Intifada, in corso, che nel non detto porta i personaggi a darsi un futuro a
breve, al prossimo Mondiale di calcio – ce ne sarà comunque uno dopo il 1998.
Eshkol Nevo ha il nome del nonno, Levi Eshkol. Figlio della figlia
più giovane, Ofra, che ha sposato Baruch Nevo, professore di Psicologia all’univevrsità
di Haifa. Levi Eshkol è stato il primo ministro israeliano della Guerra dei Sei
Giorni vittoriosa nel 1967: il terzo primo ministro della storia israeliana, laburista,
successore di Ben Gurion, dopo essere stato ministro delle Finanze e della
Difesa, in carica dal 1963 al 1969, quando morì d’infarto.
Eshkol Nevo, La simmetria dei
desideri, BEAT, pp. 351 € 9
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