Si fa presto a dire
superstizione, basta un minimo di attenzione. In questa che è una delle sue ultime
ricerche, venticinque anni fa, l’antropologo napoletano si diverte fin
dall’introduzione a farla girare come una trottola, difesa e arma: del cristianesimo
contro I pagani, poi contro i barbari, poi contro i “primitivi”; di Lutero e
Calvino contro i cattolici; della chiesa contro le credenze popolari;
dell’illuminismo contro la chiesa, e contro fantasia e immaginazione.
Un fenomeno senza patria: “Le
superstizioni degli italiani” è il sottotitolo, ma la ricerca Di Nola non limita
all’Italia. I dati trova “immersi in una circolarità che attraversa tutti i
paesi del continente… Dietro queste credenze è sottesa certamente una koiné” non localistica, “che, già presente,
almeno in parte, nel mondo tardoantico, si è venuta consolidando attraverso gli
scambi e le migrazioni di simboli tipici del Medioevo”. La sinistra è cattiva e
la destra buona a Napoli e Milano “così come su un territorio culturale molto
esteso in tutte le culture indogermaniche”. O “i rischi” del gatto, “un superstizione
presente dalla Finlandia alla Sicilia”. Con una serie di ipotesi esplicative,
su questa come su alter credenze, che fanno il bello del libro. E naturalmente
tante curiosità. San Martino protettore dei cornuti, o san Silvestro.
L’ombrello aperto in casa. Il carro funebre vuoto…
“La fede nella jettatura
rende jettati”: l’antropologo è contro per una ragione semplice. Le suggestioni non sono innocue, potendo “ingenerare, in chi vi crede, quasi una
predisposizione a cercare occasioni negative e a farsi vittima di disgrazie, secondo le linee di tendenza inconsce
autolesionistiche ben chiarite da Freud”.
L’esito è inquietante. Ma
solo per chi ha concezione ferrea – ristretta – della ragione: tutto è possibile.
L’apotropaismo è la prima difesa, la difesa contro i cattivi spiriti. Della
superstizione non si può dire che sia una difesa, ha anche colpe, anche
terribili, ma non senza ragione. Di Nola prova a trovarla? Di Nola è contro, ma
non lo fa pesare.
Alfonso M. Di Nola, Lo specchio e l’olio, Laterza, remainders,
pp. 147 € 4,25
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