giovedì 21 giugno 2018

Lenzuolate letali


Il governo ristabilisce la chiusura domenica dei negozi, e si scopre finalmente che non è vero che l’apertura ce l’imponeva l’Europa, in Europa i  negozi sono chiusi la domenica, in Germania, Francia, Belgio, Olanda, nella stessa Inghilterra. In questi paesi, si può aggiungere, è anche da tempo in atto un ritorno al commercio minuto, al negozietto sotto casa, come quello che meglio garantisce la qualità, e i prezzi.  E i prezzi.
Si scopre che le “lenzuolate di BersanI”, liberalizzazioni selvagge, delle licenze e degli orari, dopo avere rovinato centinaia di migliaia di famiglie, erano illiberali e anticonsumatori. Effetto della febbre liberistica, quella che ha probabilmente ammorbato e spento il Pd. Frutto forse di stupidità più che di corruzione, ma dagli effetti nefasti.
Non c’è invece ondata di ritorno sulla liberalizzazione dell’università decretata vent’anni fa da Luigi Berlinguer. La demolizione dell’università (pubblica) procede senza ripensamenti. A favore delle università private, che in vent’anni si sono moltiplicate, da quattro-cinque a un centinanio. Grazie anche alle gestioni Moratti e Gelmini, che però erano in sintonia con le loro posizioni politiche. L’università- l’università è quella pubblica, l’unica che fa ricerca – resta sempre quella handicappata da Berlinguer, dalla sinistra “liberistica”. Nessun investimento, e impossibilità di farne, finanziamenti unicamente privati, da brigare a cura dei ricercatori e docenti (è la loro occupazione principale), turn-over bloccato, dal 1999, quadri più che dimezzati, nell’insegnamento e nella ricerca.
Quos Deus perdere vult, dementat prius” è più che vero. Ma morto un partito se ne fa un altro, mentre la  punizione è irrimediabile per l’università e per l’Italia, Dio fa impazzire chi vuole perdere, ma quanti danni.

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