Quattro anni con Macron non saranno meno sorprendenti, ogni
giorno una trovata – è la politica dell’immagine del presidente francese:
occupare ogni giorno la prima pagina. Educato dai
gesuiti, socialista della grande burocrazia e delle banche d’affari, ora
“riformatore” in loro nome (liberalizzatore), assistito da ex
extraparlamentari, Henri-Lévy, Cohn'Bendit.
E poi c’è Trump naturalmente, fenomeno ancora più grossolano, perché
in America si sarebbe detto impensabile – l’ipocrisia vi è poca. Che però non
si nasconde.
Cosa li accomuna? Con le dovute cautele, siamo in democrazia, l’informazione
è libera, insomma, ma mai ognuno è stato così libero di dire la sua. E il voto
è universale: disprezzato ma disponibile. Ma torna l’uomo della Provvidenza, il
Semplificatore, il Risolutore.
Il partito del Capo è prestissimo evoluto in Capo senza partito. E questo è tutto l'Occidencte.
Un Occidente come l’Oriente, c’è una globalizzazione anche della politica.
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