Quando si farà la storia dell’imperalismo americano, ci saranno sorprese. E perché questa storia non si fa, è talmente avventurosa? Prima c’era la guerra fredda, la minaccia sovietica all’Europa, ma ora?
Gli Stati Uniti si sono imposti come
liberatori fino alla guerra di Corea, 1950-53, e poi all’occupazione anglo-francese
di Suez, 1956. Poi, a partire da Cuba e Castro, un serie di disavventure
e sconfitte.
Cuba, Vietnam, Iran (da Mossadeq in poi), Iraq, Afghanistan, Libia,
Siria, quante guerre perdute. Con la lunga stagione dei generali in Sud
America, il “cortile di casa”, in Brasile, Argentina e Cile.
E anche dove hanno vinto, quante
incognite. Per esempio cavalcando il mondo retrivo della penisola arabica
contro l’Europa, dalla guerra del petrolio del 1973 alla Libia. O sfidando la
Russia, in Ucraina e in tutta la fascia europea orientale, senza avere un
obiettivo e un iter – o anche qui contro l’Europa, per mettere i bastoni fra le
ruote alla Fortress Europa e all’integrazione politica?
Putin a Helsinki ha
regalato a Trump il pallone ricordo del mondiale. La “Washington post” e altri
primari media americani hanno subito sospettato, e anzi scoperto, che il
Pallone contiene un chip, per intercettare il presidente americano… Se ci si
sono applicati, vuol dire che sanno che la cosa tira, creduta.
Ora, c’era una famosa
dizione “cazzone americano”, alla fine della guerra, al Sud e non solo, un po’
vendicativa ma non solo, da sconfitti invidiosi, per dire l’americano
bonaccione, che era facile truffare. Ma fino a questo punto, l’americano crede
tutto?
Tutti i media americani non fanno che elaborare arcana e misteri
del Russiagate. Che però non interessa al pubblico, i sondaggi lo dicono a ogni
rilevazione. Allora, questo Russiagate è una questione politica contro Trump.
Bene. Ma va avanti da due anni questo Russiagate, e la popolarità di Trump non
ne soffre, anzi è in aumento. E allora?
Il Russiagate vedrebbe
il sistema elettorale e il voto presidenziale 2016 inficiati dai servizi
segreti russi. Un fatto gravissimo, un attacco fantascientifico alla democrazia.
Ma da oltre un anno che c’è una inchiesta giudiziaria e niente, solo
pettegolezzi.
Per non dire
della inefficienza dei servizi segreti americani, che non hanno prevenuto né
subodorato nulla: Fbi, Cia, Nsa e gli spionaggi militari. Che anzi sono
accusatori, non accusati.
Oltre alle tre
sigle più note, un’altra dozzina di servizi segreti operano negli Usa, militari
e non. È possibile, è democratico?
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