martedì 31 luglio 2018

Il governo scuola

Aridatece i voucher. E i contratti brevi, a termine, stagionali. Chiamare un decreto dignità lo rende inespugnabile: sulle parole il grillismo è imbattibile, le centrali direttive e la massa – si convincono anche facile, convincono loro stessi. Sul fatto la loro dignità non piace a nessuno cui vogliono conferirla.
Loro vogliono limitarla agli studenti, i pensionati e i disoccupati.  Ma c’è chi ama arrotondare, o farsi una mezza occupazione flessibile. Le casalinghe, specie nel turismo e nei servizi. Molti dilettanti della domenica, nelle manifestazioni sportive o culturali. Ognuno vule essere libero.  In generale, il dirigismo non è una pista facile, anche con le buone parole.
E si arriva alla minaccia di non creare nessun posto di lavoro, se dopo pochi mesi deve diventare a vita. Che, entro limiti, non è un ricatto.
Abbiamo avuto i governi ponte, i governi balneari, i governi dei tecnici, ora c’è il governo scuola.  Ma gli autodidatti non hanno mai dato buoni rsultati.

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