sabato 14 luglio 2018

Il prezzo del miracolo greco

Il prezzo dei soldi è l’investimento in riciclaggio: il boom della Grecia dopo l’eurocrisi è l’“investimento” di ignota provenienza. Piovono aumenti salariali in Grecia, dopo anni di tagli, e tredicesime, e quattordicesime, ma di che provenienza? Sì, dalle isole Cayman, ma prima?
Questi “investimenti” che hanno rifatto ricca la Grecia sono anche liberi di uccidere. Valendosi di killer immigrati, pagati per uccidere e per autodenunciarsi, in modo da bloccare la giustizia. E di questa libertà Charitos si deve sorbire l’apologia.
Un racconto di immigrati e ricchi tranquillamente assassini. Conturbante ma stanco, come rassegnato. Di un Markaris probabilmente stanco lui stesso, stanco delle bugie, di cui fa una stanca illustrazione. Molte pagine dedicando alla festa della santa Pasqua. E alla esumazione ripetuta delle ricette greche di cui ha infiorettato la serie di Charitos: come un rituale di lutto, o della sola cosa onesta.
Un libello più che un giallo, un pamphlet sulla mafia al potere. Caduto nel nulla – è un anno che è stato pubblicato. E questo sì, è inquietante: la cosa è vera? l’autore è depresso?
Petros Markaris, Il prezzo dei soldi, Gedi, pp. 302 € 7,90

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