Se un assassino chiede se la vittima che lui rincorre, e noi proteggiamo, è a casa nostra, non bisogna dire una bugia neppure in questo caso, come pare sostenga sant’Agostino prima di Kant?
E se l’assassino è nero?
E non si fa torto all’umanità facendo perire un innocente?
E poi: non è meglio dire una bugia se evita la guerra,
vecchio fondamento della diplomazia?
“Dire la verità è pericoloso e sconsigliabile in diplomazia?” (U.Eco, “Sulle spalle dei giganti”)?
E nell’arte di governo, da Cesare a Salvini?
E non della diplomazia come arte della ragione?
Un mondo di Salvini sarebbe possibile?
spock@antiit.eu
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