La crescita del pil, prevista all’1,5 per cento, viene ridotta
all’1,2. Nel 2019 sarà ancora inferiore.
È comunque la crescita più bassa fra le economie europee.
L’attivo dell’export è in contrazione, di un quarto negli ultimi
dodici mesi (un miliardo su 4,3). Al netto della “guerra dei dazi” annunciata
da Washington.
Il reddito medio pro capite è ancora inferiore, in termini
monetari, rispetto a quello del 2008 – il confronto si aggrava in termini
reali, anche se ufficialmente l’inflazione non esiste.
La disoccupazione è a oltre l’11 per cento, contro il 7 per
cento di dieci anni fa.
Il debito pubblico è passato nei dieci anni dal 102,4 al 131 per
cento del pil, da 2.180 a 2.350 miliardi.
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