Sossio Giametta lo rilegge come
un’anticipazione, se non una previsione, passata inascoltata. Come manifesto
dell’individuo. Sciolto da ogni vincolo, e anzi ribelle. E per questo antidoto al
totalitarismo, sempre in agguato. Ma la fatica di Giametta si conclude in un
momento che si potrebbe definire stirneriano, anomico. Dove però la relazione contraria
appare probabile e anzi evidente: non
c’è liberazione, in questa storia dei diritti di ognuno, inalienabili e
inesauribili, e anzi assoggettamento. Sia pure nelle forme morbide o subdole
dell’entusiasmo o affidamento. La domanda ponendo se non è l’individuo assoluto
–isolato, segmentato, parcellizzato, ognuno il monumento di se stesso, sciolto
anche dalla tradizione, e dalla storia - pronubo del totalitarismo, succube della
propaganda.
Si vede col grillismo, che si propone e
propone la definitiva emanazione dell’autonomia individuale, ed è in realtà
succube di ogni, pur aberrante, campagna pubblicitaria – nonché del culto del
Capo. Attraverso i canali tradizionali, tv (talk show), giornali (interviste,
dichiarazioni), e attraverso i social, così liberi per tutti di programma, e di
fatto così legati, perfino succubi. Grillo può sostenere le sciocchezze più sconce,
con una maschera perfino studiata, di fronte e di profilo, meglio in piedi, da
clown irridente, ed essere creduto ciecamente, alla lettera, e obbedito.
Dovrebbe essere il classico dell’anarchia,
anzi il testo fondante, ma non può esserlo, per un motivo quasi ovvio. Marx lo
criticò subito, con Engels. Nell’“Ideologia tedesca”. Come quello che celebra
l’individuo borghese, il proprietario. Che agisce sulla base dell’egoismo, del
proprio interesse. E questo, anche senza calcolo, è: l’individuo di Stirner è
caduco, senza integrazione o comunità di appartenenza. Definita con criteri sociali,
culturali, generazionali, religiosi, nazionali, o anche solo residenziali, di
quartiere.
Un bel libro, l’edizione “definitiva” di un
testo problematico. Riprodotto in originale, con la traduzione e l’introduzione
di Sossio Giametta – la vastissima bibliografia è di Vincenzo Cicero.
Max Stirner, L’unico e la sua proprietà, Bompiani, pp.992 € 40
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