Si può dissestare una squadra che ha vinto sei o sette
campionati di fila, e finali e semifinali di Champions League, senza grandi
talenti ma con vero spirito di corpo, per un calciatore solo, Cristiano
Ronaldo, una macchina da gol e da soldi, ma nell’alveo privilegiato del Real
Madrid? Si può, la Juventus lo ha fatto.
È una primizia, nessuno ha finora distrutto una
squadra, ancorché forte ed equilibrata, per un uomo solo al comando, e quindi
bisogna aspettare per vederne l’esito. Ma gli equilibri finanziari che l’Asso
Unico dovrebbe migliorare intanto peggiorano. Il club torinese ha dovuto
cedere Higuain, il suo precedente acquisto eccellente, con una minusvalenza sui
sessanta milioni, la parte dell’acquisto ancora da ammortizzare. Una minusvalenza
mascherata contabilmente con un finto prestito, ma che fra un anno emergerà. Un
finto prestito che le è pure costato la cessione del difensore giovane più promettente
in cambio di uno di 31 anni, rissoso, poco amato dalla squadra, che solo un
anno fa aveva abbandonato polemico.
Con Higuain lo stesso club ha dovuto cedere\comprare
mezza squadra, avendo Ronaldo rotto gli equilibri atletici. Con Ronaldo ha rotto
anche gli equilibri economici interni alla squadra – ingaggi e premi. Ha rafforzato
Milan e Inter (cui ha ceduto altre “vecchie glorie”, apprezzatissime). Che avrà
competitori in aggiunta a Roma e Napoli - e alla Lazio che si è rafforzata in
difesa. E si è presi tutti i costi dell’operazione Ronaldo mentre gli altri
club se ne prendono i benefici: più biglietti e più abbonamenti per i club e le
tv.
Il calcio, giocare per vincere, può essere solo una
macchina da soldi? Una enorme sala giochi? È dubbio, qualcuno altro l’avrebbe
già inventato.
Resta anche da vedere quanto vale Cristiano Ronaldo
senza l’ultimo Real Madrid, cioè senza Collina.
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