mercoledì 1 agosto 2018

Nuovo attacco sulle banche

Canis canem non est, cane non mangia cane. Ma se è una banca si. Il Credit Suisse, banca svizzera, concorente delle banche italiane nel Ticino e a Milano, valuta le banche italiane, Negativamente. Lo spread  sui Bot ha eroso il patrimonio delle banche italiane di quasi 3 miliardi, 2,8 per l’esattezza. Molto, poco? Abbastanza per “mangiarsi” l’effetto positivo della riduzione dei crediti incagliati. E da ridurre il Cet1, il parametro della patrimonializzazione. Non abbastanza da necessitare un aumento di capitale, ma insomma…
Lo spread a 230 punti, cento in più di due mesi fa, prima del governo gialloverde, è “la nuova normalità”. Ed è già tale da determinare un calo delle quotazioni di Btp in portafoglio di almeno 2,8 miliardi: “Stimiamo che nel secondo trimestre questo trend riduca il capitale tangibile del 4 per cento, e il Cet1 di 20 punti base, a livello di settore” – in media cioè, con qualche banca al di sopra, o peggio.  
Il lavoro di analisi è indipendente, si dice. Come no. Nel tempistica. Nella tipologia. Nella qualità del’analisi. E una delazione: un invito all’inflessibile Nouy, la vigilante della Bce, che alle banche italiane si dedica sempre con trasporto, per l’adeguamento dei coefficienti patrimoniali.

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