giovedì 23 agosto 2018

Verità scomode dell'immigrazione

L’immigrazione forzosa sta rivelando almeno tre fronti di verità, e non sono sul lato del razzismo, come si dice – si vorrebbe? 
La nave “Diciotti” in quarantena non suscita simpatie. La Marna e i giornali dicono la situazione insostenibile, e i giudici Pd provano a incriminare Salvini. Ma non c’è “l’opinione pubblica che preme”, come si scrive.
La mobilitazione di una dozzina di associazioni, da Amnesty a Anpi, compreso Bianco, ex sindaco etneo, con gli arancini, è sparuta. Anche i funzionari Pd, Leu e FI sono pochi. Nemmeno gli immigrati in attesa si mobilitano, per lo sciopero della fame che viene loro consigliato.
È la verità di questa immigrazione. L’Italia è quella di sempre, specie per i bambini, figurarsi, ma la commozione è assente. Non è un segnale d’imbelvimento, è che non si può barare in eterno. Accogliere 26 bambini allo sbando anche non piace più. O quelli che arrivano senza carte d’identificazione. Non si può imbellire un movimento semicriminale. 
Sullo sfondo, terzo punto, si prospetta un’Europa sbiadita. Onnipresente per i media ma forse per abitudine: è una Europa senza faccia e senza senso, a cui non gliene frega nulla, dei migranti meno che dell’Italia. I media fanno a gara per immortalare Juncker o Merkel che ogni tanto si fanno vivi prendendosi una dozzina di immigrati forzosi, ma questo non eccita nessuno, è propaganda morta.


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