Sarà vero? Ma qualcosa manca, la ‘ndrangheta: Salvini non è stato eletto
in Calabria?
Santifica “L’Espresso” il “compagno Fico”, con un ritratto
caravaggesco, e le gesta da movimentista. Compreso temere le mani in tasca, da
presidente della Camera all’anniversario della strage di Capaci, mentre si suona
l’inno di Mameli, e i militari sbattono i tacchi sull’attenti. Sarà un po’
sordo?
Una ex spia
inglese, che si fa chiamare “Tom Shore”, scrive un libro per dire come nel 1989,
infiltrato a Berlino Est, sventò un complotto per uccidere Gorbaciov. Un complotto
del Cremlino: del Politburo del partito Comunista Sovietico, e del Kgb, il servizio
segreto di Mosca, contro il loro presidente. Il “Guardian” e “la Repubblica” se
la bevono. Hanno lettori che credono alle spie? Sono legati all’editore del
libro?
“Tom
Shore” spiega anche che le manifestazioni dei riformatori tedesco orientali
erano spiate da un maggiore del Kgb. “Nulla faceva pensare che un giorno quell’agente
sovietico sarebbe diventato uno degli uomini più potenti del pianeta. Il suo
nome era Putin”. Pensa tu.
Lucetta
Scaraffia, storica femminista collaboratrice con Benedetto XVI dell’
Osservatore Roma”, unica donna invitata al sinodo dei vescovi due anni fa, si
trovò “confinata all’ultimo banco”, dice a Stefano Lorenzetto sul “Corriere
della sera”: “L’ultimo di una trentina di file”. Il progresso è regresso nel
pontificato di papa Francesco?
Il sinodo
era riunito per aggiornarsi sulla. “Accanto a me”, ricorda ancora Scaraffia,
quindi in trentesima fila, testimoni muti, “alcuni coniugi invitati dal Vaticano.
Poveri, con 12 figli, felici… Buoni e finti. Coppie ammaestrate, con il marito
a comandare”. La chiesa di Roma effettivamente è un miracolo, tanto è imbranata
– clericale. La chiesa è colta, eccetto che in teologia? E avvertita, al passo
con i tempi? Anche fisicamente, si mostra fuori del tempo: grassoccia, untuosa,
lingua di legno.
“La
televisione è come una spugna: raccoglie tutto ciò che c’è sul pavimento. E
quando la spremi esce il succo della società”, Pippo Baudo. Che la televisione
è spazzatura?
Si fa
fatica a seguire dove va, o è, il Pd, tanti sono i reportages, i commenti, le notizie sul partito che ingombrano i
giornali. Sarà un partito di giornalisti?
Il
governo insabbia la webtax, accusa Maurizio Martina sul “Corriere della sera”.
E uno capisce perché gli elettori del Pd scappano. La webtax essendo stata
insabbiata proprio dal partito di Martina. Con la solita furbizia, alla Camera
votando una legge diversa da quella del Senato. Dopo avere dimezzato le
aliquote, dal 6 al 3 per cento. E aver limitato la tassazione alla web industry
nazionale escludendo il big business, Google, Facebook, Apple, Amazon – che è
già esattore dell’industria nazionale.
In realtà
la webtax, che non può essere che europea, la insabbia Angela Merkel, Con continui
rinvii – lei non dice mai no. La tassa non è esosa – è un tassa solo di nome. È
Merkel che l’ha voluta dimezzata, l 3 per cento degli utili. Perché no? per
acquisire meriti con i big del web.
La Uefa,
Union of European Football Associations, fa parite la sua nuova Nations League
da Astana, capitale del Kazakistan. Il Kazakistan è diventato Europa? O paga
più soldi per le partite?
Destra e
sinistra unite, Obama in testa che nell’occasione fa il Grande Rientro, nel nome di McCain. Al funerale di McCain, e
quindi pace. Ma nessuno, neanche nell’estrema sinistra, “The Nation” e altrove,
che abbia ricordato McCain candidato nel 2008 alla presidenza con Sarah Palin, ultrà pre-Trump. Ammiratore di
Pinochet. Sostenitore puro e duro di Reagan, deregolamentatore massimo. Sostenitore
dei “contras” in Nicaragua, una guerra dei servizi americani. Quello che non
voleva il Martin Luther King Day.
“Astraendo
dai costi di transizione – che tutti considerano ingenti – quali sono per
l’Italia i vantaggi di restare nell’euro nel lungo periodo?”. Ineffabile
Lucrezia Reichlin sul “Corriere della sera”. Una doppio “a parte”, come si
diceva in teatro, una quisquilia, come direbbe Totò. Mentre Keynes ha
fermamente assicurato, da tempo, che nel lungo periodo saremo tutti morti.
Cambiando
il governo si scopre che il giudice Casson, non essendo stato rieletto senator
e del Pd, era rientrato in magistratura a Parigi, “magistrato di collegamento a
Parigi”. In vacanza cioè nella ville lumière pagato dallo Stato. Non si
finisce di stupirsi.
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