L’indice di fiducia
degli italiani diminuisce di quattro punti nel secondo trimestre, accentuando
la flessione del primo trimestre, a quota 62 (Conference Board Global Consumer
Confidence Survery, condotta da Nielsen).
Il dato italiano è in
linea con la diminuzione dell’indice mondiale della fiducia, di 2 punti. Ma
l’indice mondiale siferma a quota 104, quasi il doppio dell’indice italiano.
L’indice italiano è in
controtendenza rispetto all’andamento della fiducia dei consumatori in Europa,
che si rafforza globalmente – tenendo conto dei paesi deboli come l’Italia - di
un punto, a quota 87.
In Europa si registrano
aumenti nazionali della fiducia elevati in alcuni apesi: di 6 punti in Grecia, a
quota 67, e in Slovenia, a quota 87, di 7 punti in Estonia, di 5 in Irlanda e
in Gran Bretagna, rispettivamente a quota 108 e 101.
Un giovane (18-34 anni)
dl Sud deve cercare occupazione al Nord o all’estero.
Meno di due occupati su
tre, dipendenti pubblici compresi, ha un contratto a tempo indeterminato.
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