mercoledì 24 ottobre 2018

Gadda maestro del porgere


Un Gadda manageriale, sintetico. Con piglio didattico svelto, da funzionario efficiente – il testo è dei cinque anni che fu alla Rai, bisognoso di uno stipendio, giornalista professionista redattore ordinario. Non c’era da dubitarne, era un ingegnere. Pratico anche, da bravo aziendalista: recupera le norme che Piccone Stella aveva redatto qualche anno prima per il giornale radio che dirigeva, sui tempi, i linguaggi, i modi di porgere. Con innesti da analisi matematica alla stilistica del mezzo: una litote va bene, “è gentile e civilissima figura” (“questa lirica non è malvagia”), “una doppia litote è, le più volte, un problema di second grado”, che è “difficile risolvere mentalmente” – “impossibile risolvere un problema di terzo grado”, la “catena dele litoti” è “ferale”.
Spigliato anche, senza le formule apotropaiche di cui abbondava, detet comunemente scongiuri: “Resosi defunto anche Gabriele D’Annunzio, la «orazione» è alquanto decaduta nei gusti del pubblico”.
La storica della lingua Maria Rosa Bricchi inquadra le “Norte” nelle mansioni che Gadda svolse alla Rai a Roma, assunto da Angioletti, quale redattore al Terzo Programma. Un’attività grigia, che non lo incupisce, ma si drammatizza nelle confidenze e la corrispondenza – che mi tocca fa’.
Più colpisce, di questi paratesti con cui si irrobustisce il ripescaggio delle minutiae  d’autore, la qualità degli interlocutori, Contini, Devoto, etc., e la qualità dei temi che si discutevano, in anni, 1930, che pure sarebbero infausti. Oggi Gadda in Rai dovrebbe seguire, al meglio, qualche talk-show.
Carlo Emilio Gadda, Norme per la redazione di un testo radiofonico, Adelphi, pp. 56 € 6

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