Che bisogno c’è dei politici in tv, anche quando, il più delle volte, non hanno nulla da dire? Simpatici non sono, popolari i più nemmeno. Che essi non sappiano che si danneggiano, é possibile, la politica è da qualche tempo mediocre, molto. Ma che le tv ce li impongano, perché? La tv vuole distruggere tutto?
Un rigore
per il Bologna che l’arbitro non vede con l’Udinese, e un non rigore che
l’arbitro dà alla Fiorentina contro l’ Atalanta. Due errori ci possono stare – anche se nella stessa giornata sono
un po’ troppi. Ma, richiamati dal Var, a vedere in tv quello che tutti vedono,
gli arbitri Manganiello e Valeri confermano i loro errori. È la rivolta
dell’uomo contro la macchina? No, è la presunzione del giudice.
Si
celebra un’Europa che vince. Nel golf – il golf, sport nobile, accetta la
competizione, benché volgare, ma in un campionato continentale. La cosa fa più
piangere che ridere. Ma il compianto è la prova tangibile della decadenza.
“Riso
cinese in scodelle cinesi. La propaganda mostra il leader fra contadini e
operai”. Già visto, si direbbe, l’autarchia contro il “nemico esterno”. In
questo caso i dazi di Trump sulla concorrenza sleale cinese. E come tale non
viene taciuta: “Nuova autarchia” titola il “Corriere della sera” della Cina. Ne tratta però con ammirazione. Il fascismo è deprecabile solo in Italia.
Non è
piena la piazza del Popolo a Roma, che contiene 25 mila persone. Ma i capi del
Pd non se ne preoccupano. Concionano per ore, senza una idea o proposta, giusto
per monopolizzare i tg.
Impressionante
galleria sul “Corriere della sera” di belle donne arabe, giovani, imbiondite,
senza velo, in affari, trucidate senza motivo, in Iraq, o imprigionate senza
motivo, al Cairo. Cioè no, si sa: sono una sfida al maschilismo, e anche a un
certo islam. Donne forse incaute, sovraesposte perché succubi dell’ideologia
occidentale, via social. Potrebbero essere le martiri di aggiornamento dell’islam? Il fondamento dell’islam retrivo e
maschilista, anche in Iran, paese di molta civiltà, sono le donne.
Vanno da
Giletti su La 7 prima lui, Jimmy Bennett, poi lei, Asia Argento, e come nulla
di rinfacciano la violenza sessuale. Lui: “È stata lei, mi ha portato in
camera, mi ha spogliato” , eccetera. Lei: “Mi è saltato addosso, mi ha
spogliata, mi ha buttato sul letto, di traverso”, eccetera. Non particolarmente
feriti. Lui anche a pagamento. La verità della tv è tra esibizionismo e
voyeurismo.
Si
cercava tra i turisti, erano studenti di Belle Arti i deturpatori del
“leoncino” di San Marco a Venezia. Un gesto senza pretese artistiche. Si studia
Belle Arti per poi fare l’insegnante. E gli insegnanti non si distinguono più
dai vandali, che una volta ne erano l’antitesi.
Si
moltiplicano le foto di Macron abbracciato a fusti prestanti di vario colore.
Anche se fanno gesti o azioni sconvenienti. Senza che se ne denoti
l’omoerotismo. È politicamente corretto non notarlo. Ma a proposito di un
ragazzo che ha sposato una donna con più del doppio dei suoi anni?
Hala twitta in arabo e inglese. Da Idlib in Siria,
assediata dalle truppe governative. Dice cose del
tipo: “Non vogliamo cibo, vogliamo sicurezza”.Va a scuola
a piedi e quindi teme le bombe. Perché
Hala ha sei anni. I giornali italiani sono gli unici
che abboccano, alla guerra sceneggiata a Madison
Avenue.
“La babele di imposte nella Ue costa 70 miliardi
l’anno”. Tre o quattro “manovre”. Sei paesi della Ue possono usare liberamente il fisco a trucco –
non farlo pagare – per attrarre lavoro e investimenti, o soltanto guadagnarci – per cui magari
il lavoro si fa in Italia ma le tasse si pagano nei sei: Olanda, Belgio, Lussemburgo, Irlanda, Cipro,
Malta.
Si
condanna Bossi per aver dato del “terrone” a Napolitano. Otto anni dopo il
fatto. Perché ora la Lega è al governo? I giudici sono di opposizione: otto anni fa Bossi era di opposizione, e quindi
impunito.
Si
continua a osannare la proprietà delle squadre di calcio come opera di
mecenatismo e generosità, mentre è un impiego di capitali. Redditizio. Talvolta
senza oneri per i club – le squadre degli sceicchi, che cercano bare fiscali.
Talvolta a carico dei club – le proprietà cinesi e americane, a caccia di
debitori che paghino alti interessi.
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