Resta sempre da scoprire il
continente Pasternak, attraente oltre ogni dire ma inesplorato. L’unico grande
poeta dell’epoca sovietica passato indenne tra le purghe. Anzi, mai perseguito
per dissidenza - benché aggravato dall’origine ebraica. Neanche quando mandò all’estero
il “Dottor Živago”, la più radicale e
popolare critica del regime – in Siberia sarà mandata lei, “Lara”, dopo morto
Pasternak. Uomo volage, che scriverà
la più appassionante storia d’amore del Novecento. Un poeta e un uomo di cui è
difficile configurare un senso di colpa: non ne ha lasciato traccia, nemmeno
postuma, e sì che ne avrebbe avuto motivo.
Pierluigi Battista, Il senso di colpa del dottor Živago, La
Nave di Teseo, pp. 94 € 8
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