lunedì 26 novembre 2018

Alla corte di Kim Jong-un


Da “canaglia” a alleato? A Kim Jong-un, il principe ereditario del partito Comunista nord coreano, si guarda d’improvviso a Washington come a un possibile alleato.
Sarebbe, è, una revisione politica radicale. Solo pochi mesi fa il 
giovane leader della Corea del Nord era a Washington un capriccioso guerrafondaio, innamorato di missili e atomiche. Ma un partito tenace nell’establishment americano, legato ala Corea del Sud ma non solo, che ha sempre ritenuto Pyongyang non “perduta”, vede ora segni sostanziosi di un possibile recupero.
Kim sarebbe sensibile alla possibilità di unificare le due Coree. Gli scambi con Seul lo avrebbero galvanizzato in senso non più bellicistico ma di padre della patria. L’opinione è fermamente radicata a Seul. E a Washington non dispiacerebbe. L’ipotesi di una Corea unificata in funzione anti-cinese, come già col Vietnam.

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