Alla Camera dl Nevada si elegge deputato un tenutario di
bordelli, sotto processo per violenza carnale, trumpiano, morto. “Quello che è
notevole”, commenta “The Atlantic”, ferocemente anti-Trump, non è il prossenetismo,
la professione, è che il prosseneta morto un mese prima dell’elezione. La
rivista elenca una dozzina di altri casi, di morti eletti negli ultimi dieci
anni. La sostituzione tocca allo sesso partito
del defunto vincitore – negli anni 1970 subentrarono le mogli di due eletti
defunti. In un solo caso, in Alaska, si tennero nuove elezioni, perché il
vincitore scomparso tre settimane prima del voto non era stato dichiarato
morto.
La C ina ha doppiato il cellulare personale di Trump e ha telefonato
a suoi simpatizzanti per farli votare contro Trump. Lo rileva il “New York Times”,
benché anch’esso anti-Trump: Per milioni
di suoi lettori che evidentemente ci credono. Lo spionaggio cinese rivelato non per
quello che è – che Trump ha denunciato – ma per il buco della serratura. Con i
cinesi, che esistevano cinquemila anni prima degli americani, rappresentati ridicoli,
che telefonano e mandano email agli amici di Trump contro Trump.
Dieci bambini americani vengono uccisi in media ogni giorno con
armi da fuoco. 3.650 l’anno.
“Nelle presidenziali del 2016 sono stati speci 4 o 5 mliardi di
dollari”. Una democrazia per (pochi)
eletti.
“Abbiamo un grosso problema di semi-analfabetismo”, denuncia
James Paterson, lo scrittore: “In uno stato come la Florida solo il 43 per
cento dei ragazzi in quarta elementare raggiunge il livello standard che
dovrebbero avere a quell’età. Non sono dei veri e propri analfabeti, però hanno
difficoltà di lettura e comprensione”. Una popolazione analfabeta al 40 per
cento?
Un dirigente di Google, colpevole di abusi sessuali, è stato
licenziato con 80 milioni di buonuscita. Una giustizia premiale.
Cinquemila (diecimila, mille?) honduregni in marcia da Tegucigalpa
al Texas,1.600 miglia in linea d’aria, 2.500 km., quattro o cinquemila a piedi.
Organizzati da oppositori di Trump favorevoli all’immigrazione libera. Di
forzati?
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