Questo Gramellini del 2010, che si riedita a poco prezzo perché evidentemente funziona, non racconta niente o quasi. Però va veloce, in genere dialogato, tra non-persone, come tutti tra morti e resurrezioni, sul campo dell’amore. Con spruzzi di saggezza. Tipo: “Ogni corpo contiene un’anima”. Pausa. “Ogni maschio ha una femmina dentro di sé”. Pausa. “E ogni femmina un maschio”.
Non impegnativo – a parte il
pettegolezzo biografico, per i beneinformati. Ma non vuole esserlo, solo fare
scorrere un po’ il tempo: il bestseller è uno svago, un esercizio da tempo
libero. Un “messaggio massaggio”, come dire rilassante, così lo propone l’editore, onesto.
Il problema è se l’autore si
vuole moralista. Accigliato.
Massimo Gramellini, L’utima riga delle favole, Tea, pp. 264
€ 5
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