“Abbiamo fatto fuori il 60 per cento degli animali”. “La Terra ha perso
il 60 per cento degli animali”. “L’umanità in 44 anni ha spazzato via il 60 per
cento degli animali selvatici”. Dice che l’ha detto il Wwf, che è organizzazione
seria. Ma come è stato possibile? Per un errore di aritmetica.
“The Atlantic”, la rivista americana, che è ecologista e di sinistra, ha
voluto andare a vedere. Ha letto cioè il rapporto Living Planet Index del Wwf. E
ha scoperto uan verità semplice.
Il Wwf ha contato a campione varie specie di animali, in alcune aree
ristrette, per certi intervalli di tempo. E per ognunodi essi (16.700 mila, tra
mamiferi, uccelli, rettili, anfibi, e pesci, di 4 mila specie diverse) ha
elaborato un indice di sopravvivenza. Coprendo il 6,4 per cento di circa 63
mila specie di vertebrati. Il 60 per certo è un valore mediano, di indici,
localizzati e ristretti.
Siano – la rivista americana fa questo esempio - 5 mila leoni passati a
4.500 in una certa zona, le tigri da 500 a 100, e gli orsi da 50 a 5. Il
declino è del 10, dell’80 e del 90 per cento. Tre numeri la cui media fa 60. Ma
il numero degli animali censiti è sceso da 5.550 a 4.605, cioè del 17 per
cento.
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