Si va verso la politica dell’immediato.
In Italia vige già: la politica, che è un disegno strategico, ora vuole e deve
avere risultati immediati. Soggetta ai sondaggi giorno per giorno. All’informazione
social, molto volatile: umorale, e più violenta dai meno ponderati. Nonché al
voto anche minimo, suppletivo, locale, circoscrizionale. È un cambiamento strutturale
della politica. Analogo a quello dell’economia, cui l’ideologia dominante del mercato
ha imposto il breve e brevissimo termine. La gestione economica viene giudicata
trimestralmente, e anche mensilmente, e ogni strategia è impossibile se non
produce risultati subito: non si può fare un programma a lungo termine, ma uno
che dia risultati positivi anche nell’immediato. Sul brevissimo termine la politica diventa inutile e non realizzativa. Anzi, è dispersiva, fatalmente.
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