mercoledì 7 novembre 2018

Morì aspettando di vivere


Una satira della psicoanalisi, bonaria e fredda - spietata. Una forma di ipocondria, affollata di “terribili sintomi di patologie inesistenti”. Di uno che muore svuotato dalla “lacaniana Parola dell’Io”. Aspettando di vivere. Procrastinando la vita in attesa della guarigione.
Un favolello, disegnato da Jean Cortot con didascalie italiane, che però non si pubblica in italiano, solo nella traduzione francese, dello stesso Tabucchi. Che Tabucchi termina dicendo la storia, “veridica e istruttiva”, dall’analista raccontata all’autore, e da questi “scrupolosamente tradotta in italiano”.
Di Tabucchi del 2001, prima della scivolata arcigna nella politica, col gusto ancora del paradosso. La gentile ironia si estende all’uso dei cognomi plurimi, paterni, materni e ancestrali.
Antonio Tabucchi, Le triste cas de Monsieur Silva da Silva e Silva, Fata Morgana, pp.. 29, ill. € 10

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